Cronaca

Giovane writer denunciato dalla polizia

“Armato” di tutto punto con bombolette spray  ed in compagnia di due amici voleva esplicare il suo distorto  estro creativo imbrattando i muri della facoltà di lingue. E’ andata male ad un 22enne barese incensurato che è stato denunciato dalla polizia  con l’accusa di imbrattamento di edifici privati e pubblici. Avantieri notte il giovane in cerca di vena creativa non ha tenuto conto del  fatto che l’edificio che si apprestava a ” decorare ” , ubicato in zona università, tra via Carruba e via De Rossi,nel centro murattiano, fosse un plesso di interesse storico. Con i suoi compagni,rimasti per il momento ancora ignoti ma che devono rispondere anche loro dello stesso reato contestato al 22enne, ha cominciato a disegnare e scrivere sul prospetto della facoltà cose che di artistico  avevano poco o nulla, men che meno somiglianti  a moderni graffiti urbani. Ad allertare la centrale operativa del 113 è stato un cittadino che ha segnalato la presenza di quei ragazzi  intenti a sporcare con vernici spray i muri dello storico edificio. Sul posti sono giunti i poliziotti delle volanti che hanno subito bloccato il writer ,il quale  è stato denunciato dopo i controlli di rito. Gli agenti hanno  sequestrato ai ragazzi  due zaini pieni di bombolette di vernice spray ,guanti in lattice , pennarelli e rotoli di nastri di carta .  I muri dell’ area universitaria, dall’ateneo alla facoltà di giurisprudenza ,compresi come in questo caso,quelli della facoltà di lingue, vengono presi di mira periodicamente da ragazzi che, alle volte per puro spirito goliardico, benchè di bassa lega,  li imbrattano disegnando e scrivendo amenità ed oscenità di ogni genere. Una vera e propria offesa alla decenza ed al rispetto di palazzi che per la loro storia culturale dovrebbero essere invece tutelati e salvaguardati. Un problema di ignoranza e di inciviltà,per di più penalmente rilevante, di non poco conto se sol si pensa alle decina di migliaia di euro che l’ateneo spende (soldi che  tanto per inciso vengono pagati dai contribuenti) per ripulire le pareti di questi storici contenitori culturali. L’impegno manutentivo viene, però, purtroppo vanificato in poco tempo, in quanto l’imbecille di turno viene solitamente subitaneamente attratto dai muri appena ripuliti che, vernici spray alla mano,  dando libero sfogo alla propria idiozia, provvede immediatamente ad imbrattare di nuovo. Forse per la legge del contrappasso sarebbe più giusto che questi imbrattatori, veri e propri vandali metropolitani  che nella nostra città non si sono fatti scrupolo di deturpare anche i muri della Muraglia e della Basilica con frasi d’amore indegne del peggior incarto di cioccolatini, oltre a patire la pena prevista dal codice,fossero costretti a  frequentare in modo “coercitivo” qualche lezione di storia dell’arte, e venissero obbligati a ripulire ciò che hanno stoltamente danneggiato .E’ bene però sottolineare, per contro,  che i veri writers, autori in tutto il mondo di meravigliosi murales di strada,   possono invece a pieno titolo essere considerati  degli artisti nel senso più puro del termine  ,producendo opere d’arte perfettamente inserite nel contesto urbano a testimonianza dei nostri tempi.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 12 Dicembre 2014

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