Giovanni Stea ha presentato appello, almeno per ora resterà in Consiglio regionale
Nella seduta di Consiglio regionale di martedì 8 novembre p.v. la dichiarazione di decadenza da consigliere ed assessore di Giovanni Stea del Gruppo civico dei “Popolari per Puglia”, in ottemperanza ad una sentenza della Prima sezione del Tribunale civile di Bari a favore di Marianna Legista, che sarebbe subentrata allo stesso Stea nell’aula barese di via Gentile, non ci sarà. Infatti, l’assessore al Personale della giunta Emiliano (momentaneamente autosospesosi da tale funzione) ha presentato ieri il ricorso in Appello contro la decisione di Primo grado e poiché, in questa materia, il ricorso in Appello sospende di diritto l’esecutività del verdetto dei giudici di Primo grado, l’Assemblea pugliese, al cui odg la presidente del Consiglio regionale, Loredana Capone, aveva già iscritto la presa d’atto della sentenza che dichiara la decadenza di Stea, non procederà alla surroga con il primo dei non eletti della lista in cui nel 2020 è stato eletto Stea, ossia della bitontina Marianna Legista, che è stata anche la promotrice del ricorso giudiziale civile contro l’assessore al Personale di Emiliano. Il difensore di Stea, l’avvocato barese Felice Eugenio Lorusso, nella stessa giornata di venerdì 4 novembre ha provveduto a notificare l’atto di Appello, oltre che alla controparte, anche a tutte le altre parti cointeressate per legge della vicenda. Ossia alla Regione Puglia, al Consiglio regionale, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari ed alla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello barese. Quindi, martedì prossimo nell’Assemblea pugliese non ci sarà la rimozione di Stea dal ruolo di consigliere ed il conseguente insediamento di Legista che, per la cronaca, qualche settimana fa, dopo la notifica della sentenza a suo favore, si era immediatamente dimessa da vice sindaco di Bitonto, poiché tale incarico l’avrebbe resa incompatibile con quello di consigliere regionale. Pertanto, con la presentazione del ricorso d’Appello da parte di Stea, la ex vice del sindaco di Bitonto, Francesco Paolo Ricci, dovrà attendere l’esito del processo d’Appello per sapere se potrà o meno sedere in Consiglio regionale al posto di Stea. Infatti, secondo il legale dell’appellante, l’avv. Lorusso, il verdetto di Primo grado del Tribunale barese va riformato e Stea dovrebbe rimare al suo posto in Consiglio regionale per l’intero mandato. Lorusso, infatti, con un atto di ben 24 pagine ha rappresentato alla Corte d’Appello barese le ragioni per cui la sentenza di Primo grado andrebbe riformata ed il ricorso di Legista respinto principalmente per inammissibilità. Il difensore di Stea ha anche contestato nel merito i presupposti sui cui si fonda la sentenza-ordinanza a sfavore del suo cliente. Presupposti che – secondo l’avv. Lorusso – avrebbero generato “l’equivoco” che avrebbe indotto in errore i giudici di Primo grado, che hanno così pronunciato l’ineleggibilità ed incompatibilità di Stea a ricoprire il ruolo di consigliere nel corso di questa legislatura regionale. Per completezza di cronaca, anche l’argomento è stato già trattato in precedenti servizi, ricordiamo che la vicenda che ha dato adito al contenzioso promosso dalla bitontina Legista (prima dei non eletti alle regionali pugliesi del 2020, con circa 1900 voti di preferenza, nella lista dei “Popolari”) contro Stea, che in detta lista risultò eletto con oltre 8700 preferenze nella circoscrizione barese. I tempi del processo d’Appello a Bari mediamente si aggirano introno a 18-20 mesi. Infatti, a prima udienza di questo contenzioso tra Stea e Legista, per ragioni di carichi giudiziari, dovrebbe tenersi non prima della prossima primavera, poi l’intero iter processuale, salvo accelerazioni o eventuali corsie preferenziali per la materia trattata, dovrebbe durare non meno di un anno. Perciò, almeno per tale durata Stea continuerà a sedere in consiglio regionale e, quindi, Legista dovrà attendere ancora per sapere se potrà diventare consigliere oppure no. Nel frattempo, però, che farà ora quest’ultima, considerato che si è dimessa da vice sindaco al Comune di Bitonto ed il posto da consigliere comunale, a cui era stata eletta a giugno scorso, lo aveva lasciato subito dopo per l’ingresso nella giunta Ricci? Dopo la seduta di consiglio regionale di martedì prossimo forse si saprà di più almeno per il posto lasciato libero dalla Legista nell’esecutivo bitontino.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 5 Novembre 2022