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Giovinazzi, parte dall’Inghilterra la rincorsa alla F.1

 

Segnatevi bene questo nome: Antonio Giovinazzi, da Martina Franca, in provincia di Taranto. Quando tutti gli addetti ai lavori sono concordi nel dare un giudizio, nel caso in questione più che lusinghiero, ebbene il talento c’è (oltre i risultati già conseguiti).  Il giovane pilota pugliese, 19 anni appena compiuti, campione uscente della Formula Pilota China – campionato asiatico disputato con le F. Abarth – e prima ancora mattatore con i kart, dal 2013 entra decisamente nel mondo del professionismo. Correrà nella British F.3 International Series per la Double R Racing (Dallara F312 Mercedes): il test effettuato a Pembrey in ottobre non ha lasciato dubbi al team principal Anthony Hieatt. Caratteristica saliente di Antonio: è tremendamente veloce, anche sul bagnato, e promette spettacolo. Magari come quello che ha dato a settembre quando, occasionalmente in pista a Monza con la BVM per l’ultimo appuntamento europeo della F. Abarth, ha letteralmente sbaragliato il campo e in Gara 3 ha conquistato la vittoria con un sorpassone da urlo all’ultima curva.

Insieme con il mio manager (Ricardo Gelael della Sean GP, ndr) abbiamo scelto di approdare nella British F.3 che resta sempre un campionato di primo piano nel quale si sono affermati grandi piloti come Senna o Hamilton. Obiettivo? Vincerlo!”.  Non è spavalderia ma puro entusiasmo misto a consapevolezza della propria forza. Ma come nasce questo talento? La scintilla scocca al compimento dei tre anni, quando papà Vito lo abbaglia con un regalo che gli cambia la vita: un kart da 38 cc. I kartodromi della natìa Martina Franca e di Massafra cominciano a svezzarlo, ogni fine settimana è una goduria. A 5 anni girà già sulle più impegnative piste di Muro Leccese e Ugento, a 7 passa sui baby kart e poi sui mini kart. Nel 2006 la cosa si fa seria: entra a far parte della scuderia Top Kart e subito gli ottimi risultati lo catapultano alla Tony Kart, fino alla consacrazione per i colori della PCR. La sua brillante militanza nel karting è caratterizzata da costanti posizioni da podio. Un’altra svolta importante avviene quando entra  in contatto con gli indonesiani della Sean GP che lo “ingaggiano” per testare i loro telai e ne restano impressionati. Da qui, l’avvicinamento alla famiglia Gelael (il giovane Sean sarà compagno di squadra alla Double R) che lo ha coinvolto nel campionato F. Pilota China poi vinto alla grande col team Eurasia Motorsport. Antonio ha alternato per mesi gli studi con lunghi viaggi dall’altra parte del mondo per inseguire il suo sogno. “Tutti dicevano che sarebbe stato un campionato diverso da quello europeo ma io considero questa esperienza positiva, mi ha fatto crescere. Per esempio, la mia pecca erano le qualifiche. Ci ho lavorato su e ho conseguito 5 pole positions su 7”. Ora torna in Europa e dovrà affrontare avversari ancora più accaniti. “Devo imparare in fretta – aggiunge – per esempio la gestione degli pneumatici, perché in Asia il caldo aiutava mentre con temperature tipicamente basse riscaldarli sarà più problematico. Anche fisicamente, poi, la F.3 è certamente più dispendiosa”. Passerà molto tempo in palestra, questo inverno. A febbraio, invece, sarà in pista per un primo test, da replicare a marzo. Il campionato avrà inizio il 31 marzo a Oulton Park e il calendario proporrà fior di appuntamenti a Pau, Silverstone, Spa, Brands Hatch (quest’anno è saltata Monza, peccato) per dirne alcuni. Inutile dire, il sogno è la F.1. Nel 2011 Antonio è stato già protagonista di un’esperienza targata Ferrari Drivers Academy con la F. Abarth e svela un retroscena. Dopo la eclatante vittoria di Monza a settembre, da Maranello si sono rifatti vivi per riprendere il discorso ma il pugliese ha deciso di non sviare dalla strada fin qui battuta: “Mi trovo bene in tutto e per tutto con gli indonesiani, perché cambiare?”. Unione solo rinviata?

 

Adriano Cisario


Pubblicato il 21 Dicembre 2012

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