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Giù le mani dal Museo del Bari

Patrimonio della città e della gloriosa squadra cittadina

Quando si conoscono le persone, il loro modus operandi, l’impegno, la dedizione, i sacrifici economici ed il tempo tolto alle famiglie, prima di realizzare qualsiasi tipo di critica, uno già riflette su come porla, se poi addirittura si lanciano illazioni, diffamazioni, e si getta “Fango” per non scrivere altro per cercare di distruggere la reputazione di questi, bisognerebbe in tal caso soltanto vergognarsi. In determinati casi, anzi, quando si oltrepassa il limite ci sono poi azioni legali e si auspica che la Giustizia faccia il suo corso nel trovare chi ha infangato il nome proprio senza alcun nesso ma solo per compiere un gesto di cattiveria. Gli amici del Museo del Bari, i loro fondatori Roberto Vaira e Francesco Girone, insieme a Egidio Franco ed Alex Guarini hanno subito un attacco gratuito, offensivo e della peggiore lega dei metalli che potesse esistere, anzi se esistesse una categoria, sarebbe N.C. ovvero non classificabile. Chi è stato o addirittura se ci fossero più persone dietro un tentativo anonimo e senza prova alcuna, può fare una cosa sola, guardarsi allo specchio e chiedere scusa a sé stesso, alla città e ai componenti del Museo del Bari. Giù le mani dal Museo del Bari, anzi manifestiamo come redazione sportiva tutta la solidarietà del caso e vicinanza, pertanto diffondiamo integrale il loro comunicato, e invitando anche a ricordare a chi se lo fosse perso che a loro spese proprio di recente presso Palazzo di Città, hanno presentato i cimeli persi del vecchio Bari, mettendo mani al proprio portafoglio ed investendo poco meno di ventimila per quelle che alcuni i più maligni hanno definito “quattro coppe”, ecco quelle coppe rappresentano parte del patrimonio della storia del Bari calcistica insieme al Museo stesso che ne tramanda le gesta, i ricordi e quant’altro:  “Cari amici e amiche biancorosse, siamo qui a scrivervi perchè nelle ultime ore, ci è giunta voce, seguita da prova scritta, che un soggetto non identificato, sotto falso nome, ha contattato diversi utenti con cui abbiamo continui e cordiali rapporti, nel tentativo di infangare e ledere l’immagine e la credibilità del Museo del Bari e di tutti i suoi componenti. Lo scopo è quello di creare un vero e proprio “passaparola negativo” nella città di Bari a nostro discapito, cercando di gettare discredito sul nostro operato. La spregevole azione diffamatoria è stata compiuta contattando privatamente via social e tramite email diversi soggetti, tra cui anche l’entourage dell’SSC Bari, la SSC Napoli, la Filmauro e la Casillo group. Nel testo vengono poste, senza un minimo elemento probatorio, una serie di accuse e falsità gravissime nei nostri confronti che ora elenchiamo: avremmo truffato e illuso una serie di persone organizzando false aste di beneficenza; in accordo con dipendenti della SSC Bari avremmo ricevuto “clandestinamente” maglie dallo spogliatoio per poi rivenderle a cifre inimmaginabili; avremmo contattato ex calciatori e organizzato eventi presentandoci come SSC Bari; avremmo falsificato una maglia della stagione 68-69 per venderla in stock spacciandola per originale; siamo al corrente che da qualche tempo un gruppo di “collezionisti baresi” sta cercando in ogni modo di compiere azioni di questo tipo per screditare il nostro operato, al fine di eliminarci e creare a sua volta un Museo, subentrando alla nostra realtà. Questo avviene nonostante abbiamo sempre manifestato la massima disponibilità nel voler accogliere e collaborare con altri ragazzi che abbiano gli stessi nostri fini e soprattutto la nostra stessa passione per la maglia biancorossa. Nel rispetto della normativa vigente, al fine di accertare le responsabilità di questo vile gesto e tutelare la nostra reputazione, abbiamo deciso di sporgere tempestiva denuncia per diffamazione contro ignoti. Stiamo raccogliendo le testimonianze di tutti gli utenti contattati. Se anche voi avete ricevuto messaggi di questo tipo vi preghiamo di inoltrarceli in modo da allegarli alla denuncia. Nella più totale trasparenza rinnoviamo come sempre la nostra disponibilità a rispondere ad eventuali curiosità e quesiti inerenti alle nostre attività. Il Museo del Bari”.  Noi, come redazione sportiva, abbiamo intercettato ai nostri microfoni il presidente del Museo del Bari, Roberto Vaira che non se l’è sentita di rilasciare dichiarazioni ufficiali, ma si è detto molto avvelenato e stufo di questo sistema calunnioso da parte di questi ignoti che non si sa per quale marcio intento.

M.I.


Pubblicato il 17 Giugno 2023

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