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Giunta con sorpresa e stracolma di “Vendola ed Emiliano-boys”

<>, sospira sfinito Antonio Decaro, neo sindaco di Bari e già vecchia volpe della politica locale checché vuol far credere lui, quasi pronto a firmare i decreti che daranno forma alla sua squadra di assessori che lo affiancherà nei prossimi cinque anni alla guida di Bari. Certo, come dice non saranno prodotti del Manuale Cencelli, quasi tutti tecnici con l’arma al fianco d’essere al servizio della Città 24H24, ma i partiti hanno avuto il loro peso, eccome. Dunque, per Decaro, quasi niente avvocati e ingegneri, ma molti, moltissimi docenti, editori e intellettuali, e non fa niente se collezionisti di incarichi e bravi conoscitori dei corridoi di Palazzo di Città a fare anticamera nelle stanze assessorili (soprattutto al Marketing dell’ex Paparesta) per sbolognare libri pagati alla fine dai contribuenti baresi. Ma andiamo avanti ed evitiamo le critiche da fare, eventualmente, a cose fatte. In effetti, a parte le sorprese sui nomi che stanno circolando da giorni su giornali e tv locali, la vera novità potrebbe riguardare l’Urbanistica dove, dopo dieci anni di un ingegnere-progettista e super-incompatibile per i suoi doppi e tripli ruoli, adesso la casella potrebbe essere occupata dalla prof. Carla Tedesco, barese ma docente universitaria a Venezia. Per il resto dovrebbe saltare Fabio Di Fonte, un vero ‘Emiliano-boys’, cioè uno degli animatori principali della sede del Partito Democratico in via Re David alla vigilia delle tornate elettorali, poi ingaggiato al Comune dall’ex primo cittadino Emiliano. Potrebbe diventare assessore alla Cultura, tra mille difficoltà, invece, Silvio Maselli, uno dei tantissimi ‘Vendola-boys’ finito nell’occhio nel ciclone anche lui per vari e presunti interessi e incompatibilità. Conflitti d’interesse scoppiati fragorosamente, ad esempio, dopo una prima interrogazione rivolta un annetto fa al presidente Vendola e all’Assessore Godelli dal Consigliere Marmo. Il quale, nella sua lunga disamina, partiva dal Comitato Esecutivo dell’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali (ANICA) che aveva nominato Segretario Generale dell’Associazione proprio il barese Silvio Maselli. Per annunciare questa nomina, l’ANICA stessa diramava anche altre informazioni sul neodirettore generale: “Da luglio 2007 Maselli è direttore della Apulia Film Commission, incarico che continuerà a mantenere, mentre non sarà più presidente dell’Italian Film Commissions, l’associazione che raggruppa le diverse realtà impegnate nel sostegno al cinema e alla produzione italiana sul territorio nazionale.“. Dunque, in qualità di Direttore dell’AFC, si erogherebbero fondi per produzioni cinematografiche in favore di iscritti all’Associazione di cui si è Segretario Generale, non c’è che dire. L’altra interrogazione rivolta addirittura al Ministero è stata di Adriana Poli Botone e riguardava il documentario “La nave dolce” diretto da Daniele Vicari sull´attracco della nave Vlora carica di albanesi nel porto di Bari ventidue anni fa, in programma come fuori concorso alla 69ª Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Docufilm finanziato perfino dalla Rai nato da un´idea di Luigi De Luca (vicepresidente dell´Apulia Film Commission) e Silvio Maselli (direttore dell´Apulia Film Commission), mentre coautrice del soggetto e della sceneggiatura era invece Antonella Gaeta (presidente dell’immancabile Apulia Film Commission). Insomma, anche per Decaro l’assessorato alla Cultura potrebbe diventare un osso duro, mentre in discesa sarebbero le quotazioni per la poltrona da vice sindaco a una donna, Carla Palone. Già, troppe cinque donne in una squadra da dieci, come ha fatto notare l’ex assessore – avvocato Lacarra alla collega di partito Magda Terrevoli in un abbastanza stucchevole carteggio pubblicato da mamma-gazzetta. E cosi’ all’Ambiente varrebbero gli accordi pre-elettorali con Pietro Petruzzelli, mentre al Welfare si profila ancora la nomina di Francesca Bottalico, al posto del dottor Abbaticchio. In lizza ancora Paola Romano e Vincenzo Brandi (contenzioso) mentre non è chiaro chi tra Pierluigi e Introna e Valentina Santoliquido rappresenterà Sel nella giunta Decaro, che non ci ha pensato molto a gettare a mare uno dei pochi, veri tecnici della sua futura giunta e cioè quel prof. Aulenta, già direttore d’area alla Regione proprio nei servizi finanziari. L’assessorato alle Aziende andrebbe a Paola Romano (Pd), Sarebbero stati “bocciati dal centrosinistra” le proposte di Decaro di nominare assessori Giovanni Sasso (‘mente’ dell’agenzia di comunicazione Proforma che ha curato la campagna elettorale di Decaro), e Vito Leccese a capo di Gabinetto, al posto dell’ex assessora Rinella. Ricapitolando: gli assessori saranno dieci, cinque uomini e cinque donne, la media anagrafica sarà bassa, intorno ai 40 anni, come annunciato da Decaro fin dalla campagna elettorale. In gran parte non provenienti dalle fila dei consiglieri eletti. E nonostante il tentativo di tenere coperti i nomi oggetto di intense e faticose trattative, dal bancario Pierluigi Introna o in alternativa Valentina Santoliquido, entrambi candidati in Sel, Introna primo degli eletti, l’altra prima donna non eletta. Già deciso da giorni anche l’ingresso in giunta di Vincenzo Brandi, per Realtà Italia, con delega al Contenzioso. Aspettando le ultime sorprese, dunque, appuntamento al Comune dopodomani, magari con un sindaco con tanto di barba “dei tre giorni”…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 28 Giugno 2014

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