Cultura e Spettacoli

Giusto, “fiore delicato e luminoso”

Sabato 22 febbraio al Kismet, sarà in cartellone uno spettacolo di e con Rosario Lisma

Cosa possono avere in comune Monsù Travet (da ‘Le miserie ‘d Monsù Travet, commedia in cinque atti di Vittorio Bersenzio), Demetrio Pianelli (figura principale dell’omonimo romanzo di Emilio De Marchi), Akaki Akakievic (protagonista de ‘Il Cappotto’ di Gogol) e il rag. Ugo Fantozzi, personaggio arcinoto nato dalla fantasia di Paolo Villaggio ? Appartengono alla categoria degli ‘impiegatucci’. Laboriosi, onesti e vessati dai colleghi, essi costituiscono un’eccezione per candore e destino ; sono tre predestinati ad una gioia assolutamente ‘altra’, fresca ed evangelica e che alla lunga ha ragione di tutto e tutto, della crudeltà del destino come della pochezza umana. A questi giganti della letteratura e del cinema ora si accosta Giusto, un personaggio partorito dalla penna di Rosario Lisma, attore, regista e commediografo classe ’75. Giusto, un mite impiegato INPS, è come se fosse nato “su uno scoglio in mezzo al mare”. E’ un’altra eccezione. Intelligente, sensibile e discreto, egli annaspa in un cinico microcosmo di colleghi invidiosi e minuscoli i quali immancabilmente lo sottopongono ad angherie d’ogni genere. A sollevarlo da tanto soffocante accerchiamento è un sogno puntualmente irrealizzato : baciare Gigliola, detta la Balena, la figlia bella ancorché  grassa del suo dispotico e potentissimo datore di lavoro. Le cose non vanno meglio fuori dell’ambiente di lavoro : “Giusto abita in un appartamento in condivisione con una che non c’è mai e con Salvatore, un calabrone enorme che  passa il tempo dipingendo finestre sulle pareti. Per poi provare a passarci attraverso…”  Scritto nel 2020, in piena pandemia, il monologo racconta in termini surreali, buffi e dolenti cos’è la diversità nel mondo dell’era globale. A vestire i panni di Giusto è il suo stesso creatore. Ad accompagnare sul palco Rosario Lisma sono le illustrazioni (proiettate su maxi schermo) di Gregorio Giannotta, cinquantenne illustratore genovese dall’animo ironico, poetico e incline al fiabesco per questo suo prendere aggeggi, macchinari e leviatani e sospenderli in un’atmosfera onirica in cui la rivoluzione industriale si sgretola in un mondo fantastico perduto.  “Ho scritto Giusto – dice Lisma – con l’intento appassionato di riscattare gli invisibili della nostra società contemporanea sempre più competitiva e arrabbiata – ricorda Lisma – Il mio eroe è come un fiore delicato e luminoso in una discarica comica di individualismo sfrenato. Giusto è un inno alla gentilezza e all’anticonformismo. È il baluardo dell’uomo buono in un mondo spietato.  Ho sempre amato i perdenti, gli incompresi. Per fortuna il teatro mi dà la possibilità di descrivere la realtà e la gioia di ribaltarla”. Aiuto regia : Alessia Donadio ; costumi Daniela De Blasio. Prodotto da Fondazione Luzzati Teatro della Tosse, lo spettacolo andrà in scena al Kismet, sabato 22 febbraio alle 21:00 nell’ambito di ‘Attraversamenti’, la stagione teatrale 24/25. Verrà replicato domenica 23 febbraio alle 19:00 alla Cittadella degli artisti di Molfetta.

Italo Interesse


Pubblicato il 20 Febbraio 2025

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio