Godelli: “Massima trasparenza sugli 800 mila euro di Frontiere”
Il consigliere Marmo (PdL) non aveva fatto sconti alla fine del mese passato su quella manifestazione promossa dall’assessorato retto da Silvia Godelli in una Regione, diceva lui, in cui non si sa più dove tagliare la spesa pubblica, colpendo anche bisogni primari della povera gente e tartassando a tutto spiano i cittadini. A beneficiare di contributi, sempre secondo Marmo il solito carrozzone a cura ed uso del vendol-godellismo, con grande dispendio di costosi annunci, “Frontiere – La Prima Volta”, che peraltro non si sa nemmeno cosa sia, vista l’assoluta eterogeneità degli eventi affastellativi”. Costo della ‘carnevalata fuori stagione’? Ben 630 mila euro di fondi FESR più 170 mila da Apulia Film Commission, che pure istituzionalmente dovrebbe produrre o finanziare film e non sperperare denari per un carrozzone né capo né coda, il cui unico merito è quello di dar gloria e prebende al Presidente della Fondazione Iarussi , nel caso in questione ricoprente due parti in commedia alla guida di entrambi i carrozzoni, Iarussi, con i soldi di Regione e Province che dovrebbero finanziare film in tutta la Regione e non mega-concerti nel solo Capoluogo”. Andiamo al sodo: concerto di Anthony (venduto come evento dell’anno) è costato 110 mila euro di cachet oltre le spese di vitto e di alloggio e di allestimento del Petruzzelli che da solo costa tra noleggio e allestimento 85 mila euro, con i Baresi che dovrebbero entrarci gratis, e non pagare pure dai 50 a 70 euro di biglietto! E non parliamo della comunicazione e pubblicità, costati qualcosa come 133 mila euro, senza troppa trasparenza perché nessuno per esempio sa com’è stato selezionato l’ufficio stampa affidato a una società milanese per 15mila euro più spese di trasferta e soggiorno. Ma non s’è risparmiato su consulenze e cumuli di contratti che i collaboratori vecchi e nuovi di Apulia Film Commission si sono portati a casa con amici del presidente-giornalista Iarussi, oltre ai figli raccomandati di accademici baresi e del Partito Democratico (quello di Tedesco e Frisullo, tanto per capirci) che ricicla i primi dei non eletti (Rosa Cascella, Barletta) e mancati assessori. I due direttori di Frontiere sono stati pagati 21mila euro ciascuno oltre le spese di vitto e alloggio che già superano i 50 mila e lo stesso presidente di Apulia Film commission rivendica per sé 15mile euro, come se essere il presidente di una fondazione pubblica e il direttore di un festival finanziato dalla stessa non fosse già abbastanza assurdo. A Tom Lee Jones per una breve intervista è stata pagata una suite al Carlyn a New York con tanto di trucco e parrucco oltre che di trasferta dell’intervistatore che guarda caso è uno dei golden direttori artistici. E i collaboratori esterni? Come sono stati scelti? E perché sono costati da soli 50mila euro? La stretta collaboratrice del presidente di Apulia film commission che lavorava nello studio legale della moglie del presidente, ha ben tre contratti su tre progetti diversi con la stessa fondazione. Così la corte dei miracoli vendolian-godelliana ha speso i soldi dei pugliesi. Ma veniamo alla replica della sempre piu’ nervosa e scontrosa assessora Silvia Godelli sull’iniziativa –dice lei- già programmata dal 2009, e inserita nella Rete dei festival pugliesi nel quadro d’un programma più generale di sviluppo e valorizzazione della Puglia e di sinergia tra intervento culturale e sostegno dell’attrattività turistica che ha prodotto, in questi anni, un fenomenale balzo in avanti della immagine nazionale e internazionale della nostra Regione e uno straordinario incremento nel numero degli arrivi dei turisti italiani e stranieri. La Godelli al consigliere di Opposizione ha inoltre fornito i file contenenti inserzioni pubblicitarie e con quali costi, ma anche quanti e quali giornalisti sono stati ospitati a Venezia dalla “Apulia Film Commission” in occasione della recente Mostra del Cinema e con quali costi complessivi e cadauno. Ebbene, tutti i costi sono stati sostenuti a valere su risorse del PO FESR Puglia 2007 – 2013 asse IV azione 4.3.1. afferente alla progettualità regionale “Rete di Festival” che includeva i tre eventi Bif&st, Frontiere (già Festival delle nuove visioni) e Festa del cinema documentario di Specchia (Le). Il valore complessivo dell’intervento FESR relativo alla rassegna “Frontiere – La prima volta” è stato di 630 mila euro, cui si somma un investimento di 170 mila a valere sul bilancio ordinario della Fondazione Apulia Film Commission, per un totale complessivo di costi previsti per la rassegna di 800 mila. L’intervento è attualmente in fase di rendicontazione e chiusura contabile: si prevede che la spesa effettiva sia leggermente inferiore a quella prevista. Del resto la Fondazione Apulia Film Commission, rende pubbliche, tramite la pubblicazione sul proprio portale web www.apuliafilmcommission.it, le determinazioni dirigenziali adottate nell’espletamento delle funzioni del Responsabile del Procedimento. E, pertanto, l’elenco di tutte le spese sostenute per la realizzazione della rassegna “Frontiere – La prima volta” è consultabile sul predetto portale web. Per finire: la Fondazione Apulia Film Commission non ha mai ospitato a proprie spese giornalisti, né prevede in alcun modo di farlo in futuro, per consentire la loro partecipazione a festival, mercati o iniziative realizzate fuori dai confini regionali. Tanto vale sia per la recente Mostra del Cinema di Venezia, sia per qualsiasi altra analoga occasione passata o futura. Chissà se Marmo ha qualcosa di ridire…
gdl
Pubblicato il 18 Ottobre 2011