Grande attesa per il parco di Loseto, ma quando finiscono i lavori?
Un parco urbano attrezzato di 6.700 metri quadri, con un percorso pedonale e ciclabile per collegare tra loro le assai densamente abitate aree residenziali e la parrocchia, lavori ancora in corso. Anzi, in ritardo. Dodici mesi fa precisi la giunta comunale guidata dall’ingegnere Decaro aveva dato il via libera prima al progetto definitivo e poi al cantiere per costruire l’area verde di Loseto, nei pressi della chiesa del Salvatore, periferia desolata e abbandonata, fino a qualche anno fa. Ora si progetta la grande opera a beneficio dei cittadini, ma nessuno si preoccupa di chiarire a che punto si trovano ruspe ed operai, anche se la Decor, l’impresa altamurana affidataria ed esecutrice dei lavori, assicura che l’opera è in via di completamento. Però nessuno si sbilancia sui tempi con precisione, anche se a gennaio scorso, più o meno, crono-programma alla mano, doveva essere già terminata. L’ansia dei residenti cresce ogni giorno, per la realizzazione di un opera per la quale sono stati stanziati 500mila euro, previsti un orto condiviso e una piazza centrale, mentre la vegetazione dovrebbe essere d’alto fusto. Insomma, un parco urbano in piena regola strutturato su due percorsi principali: il primo ricalcherà il sentiero spontaneo tra via Giuseppe Capriati e via Monsignor Jolando Nuzzi, il secondo si svolge lungo tutto il confine est dell’area per consentire passeggiate ciclistiche e podistiche. I due percorsi saranno collegati centralmente da un’area destinata alla sosta, a punto di incontro e alla realizzazione di piccoli eventi e manifestazioni, mentre il pavimento sarà realizzato in masselli di calcestruzzo autobloccanti di color cotto naturale e con tonalità diverse. La maggior parte della superficie del parco avrà due grandi aree mantenute a prato, con un parco urbano che praticamente sarà dotato di un campo multiuso per pallavolo e pallacanestro. Il pavimento di questa superficie e di tutti i percorsi sarà realizzato in masselli di calcestruzzo autobloccanti di color cotto naturale e con tonalità diverse, in modo da conferire al manto un aspetto più naturale e gradevole. Per realizzare i filari sono state scelte alberature come il leccio, il bagolaro, la roverella, il carrubo, con un impianto di irrigazione necessario per il mantenimento del prato, dei cespugli e delle essenze arboree. Insomma, grandi impegni e promesse dell’amministrazione civica anche per bocca dell’assessore ai Lavori Pubblici Galasso e dal presidente del municipio Nicola Acquaviva, intervenuti a fine aprile 2015 per l’avvio dei lavori del primo lotto del maxi giardino, realizzato in una vasta area di proprietà comunale accanto alla parrocchia del Salvatore per un grande polmone verde che diventerà –non si quando…- il principale luogo di aggregazione e di svago in un territorio come detto sopra senza alcuno spazio a verde. Un esempio concreto di cambiamento e di attenzione dell’amministrazione verso il territorio che però non s’è realizzata per tempo, come sempre più spesso accade in questo Comune anche quando non ci sono grandi opere di mezzo. Eppure realizzare questo polmone verde a Loseto ha un enorme significato, appunto, per residenti e soprattutto anziani e piccoli, per respirare aria più pulita, certo, ma anche per giocare, correre e svagarsi, senza dover raggiungere per forza l’unico altro grande parco barese, a largo 2 giugno. <
Francesco De Martino
Pubblicato il 23 Aprile 2016