Cronaca

Grande Ospedale della Murgia: ecco quello che non funziona

Per descrivere tutto ciò che non funziona nel grande nosocomio che, secondo l’Emiliano-pensiero, doveva essere il grande e moderno ospedale della Murgia, parliamo con un cittadino-utente, costretto in prima persona ancora a fare i conti con liste d’attesa (illegali) telefoni muti, reparti senza lanzuola e personale sprovvisto di divisa. Michele Lospalluto abita e risiede ad Altamura e martedì scorso s’è recato ai poliambulatori, proprio nell’ex ospedale di Altamura (futuro PTA) per effettuare delle prenotazioni. Per gli specialisti gli era stato detto che erano da farsi tramite sito o telefono (numero verde gentilmente fornito), per gli esami ematochimici invece doveva avere pazienza e attendere per le 11,30, non senza dotarsi altrettanto pazientemente del numero progressivo. Osservazioni e riflessioni: perchè aspettare fino alle 11,30 e poi sotto il sole fuori dalla struttura, sotto il sole (…se ci fossero stati pioggia e freddo?) con pochissimi posti a sedere? (massimo una mezza dozzina e con distanziamento). La risposta? Facilissima: le prenotazioni da qualche mese sono state affidate direttamente ai due infermieri che fanno i prelievi, che devono terminare quell’attività, prima di attivarsi per le prenotazioni. Altra semplice domanda. E gli addetti al ticket, che fine hanno fatto? Non sappiamo dove stanno e cosa fanno, ma davvero sembra assurdo che dopo la chiusura degli sportelli, siano spariti. Si, praticamente introvabili, volatizzati. Infatti l’accesso al ‘triage’ (verifica delle ricette e informazioni da dare agli utenti) viene eseguito direttamente dal vigilante (brava persona sempre disponibile, educato e gentile) che però non ha competenze, deve fare il lavoro di vigile della sicurezza, non un lavoro che compete all’impiegato amministrativo. Nel pomeriggio il nostro bravo paziente/utente e cittadino s’è  messo al telefono e in due ore ha fatto all’incirca una ventina di chiamate al numero verde. Dopo la solita musichetta, le solite informazioni come accedere e poi alla fine, la ancor più solita frasetta: “…spiacente le linee sono momentaneamente occupate, prova più tardi”. E così per tutto il tempo. Il giorno muta la risposta telefonica: le agende sono bloccate. Le agende, ovvero le liste non si possono bloccare, sarebbe illegale, quella data non è una risposta. Quella del blocco delle agende è ormai una costante nella nostra Asl/Bari, ma anche in altre. La cosa più grave? La ricetta ha come priorità quella breve, entro dieci giorni. <<Io dico che in questi fatti la responsabilità dei dirigenti sono altissime, molto di più della politica>>, l conclusione di chi s’è anche rivolto ai vertici amministrativi dell’ospedale ‘Fabio Perinei’ di Altamura e ai vertici sanitari dell’Asl/Bari, senza risultati. E che dire sulla mancanza di federe e di biancheria nei reparti nell’ospedale altamurano, al punto da costringere i lavoratori a utilizzare le lenzuola al posto delle federe? Considerato che il servizio di fornitura è svolto da una ditta esterna, quindi preposta appositamente alla gestione del servizio, segnalazioni sono arrivate anche dalla Fp/Cgil, per assicurare quanto necessario ai reparti che ne risultano quasi del tutto sprovvisti. Altro fatto grave, specie in questo periodo di emergenza, la presenza di lavoratori della ditta esterna che vanno in giro sprovvisti della divisa. E infatti ai nuovi assunti non sono ancora arrivate quelle divise che invece gli spettano, per l’espletamento di servizi e mansioni; in alcuni casi pare che ne diano solo una e pure usata….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 10 Ottobre 2020

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