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“Grande prova collettiva. Mirco Antenucci un esempio”

I biancorossi hanno conseguito il sesto risultato utile di fila, ma soprattutto lo hanno fatto in inferiorità numerica per una cinquantina di minuti, reggendo prima l’assalto dei padroni di casa del Palermo Fc senza rinunciare al gioco e a provare a vincerla. Onore e merito di un Bari costruito da Ciro Polito e messo in campo, fisicamente e psicologicamente da mister Michele Mignani. Il primo segnale che questo Bari sta mandando forte e chiaro è la personalità che né emerge vista contro l’Avellino ed anche contro il Palermo, dove in entrambi i casi nonostante il pari i biancorossi non hanno mai dato l’impressione di poterla perdere. Forse la sconfitta di Francavilla, perché restiamo convinti che quella contro la Juve Stabia sia stato un semplice incidente di percorso, ha insegnato alla truppa biancorossa a non scansarsi, a  rispondere con gamba e muscoli quando di fronte ci si trovano avversarie feroci, in campi ostici o al San Nicola arriva l’avversaria di turno che mette i pullman. Mercoledì sera al San Nicola ad inaugurare la prima del girone di ritorno ma anche l’ultima dell’anno solare 2021 ci sarà il Potenza Calcio del presidente Salvatore Caiata, società in silenzio stampa ma che verrà a Bari per giocarsi le sue chance e magari provare a ripetere l’impresa della scorsa stagione quando a sorpresa ma meritatamente fermarono il Bari di mister Carrera, reduce da un buon periodo. Perciò guai a sottovalutare l’avversaria ma intanto mister Michele Mignani intervenuto domenica sera ai microfoni ufficiali di Radio Bari si è complimentato con i suoi ragazzi e capitano: “Abbiamo realizzato una grande partita contro una squadra ferita nel proprio orgoglio e sul proprio campo. Noi siamo entrati con determinazione, con la voglia di fare la partita. Io questa squadra la vedo crescere soprattutto in queste partite: siamo andati oltre le difficoltà, perché rimanere in dieci tutto il secondo tempo non era facile e non era facile gestire la partita come l’abbiamo fatto. Ci abbiamo messo tanto ordine, corsa e tanta voglia di ripartire nel momento in cui c’era la possibilità. Andiamo via con soddisfazione, orgoglio ma anche con un pizzico di rammarico, abbiamo avuto le occasioni più pulite per vincere la partitacon sacrificio da parte di tutti, a partire dal capitano che è stato un esempio a quelli che sono entrati. Tutti hanno combattuto per quello che avevano e hanno dato ogni goccia di sudore e di sangue che avevano in corpo. Con questo atteggiamento si può andare lontano, avevano voglia di dimostrare che eravamo forti e il Palermo secondo me l’ha capito. Antenucci è un esempio, da quando è rientrato fa tutto: mezz’ala, terzino, è il primo a coprire posizioni quando i compagni sono rimasti più alti. Bisogna fare i complimenti anche Gigliotti, non era facile rientrare dopo tanto che non giocava, ha fatto una grandissima partita”. Su cosa aspettarci dal girone di ritorno il mister ha detto: “Giusto essere soddisfatti ma quello che conta è quello che succederà alla fine, non c’è tempo per stare tranquilli perché mercoledì si gioca un’altra partita importante che dà inizio al girone di ritorno. Io so che il girone di ritorno è un altro campionato perché tutte le squadre saranno ancora più accanite. Noi dobbiamo continuare a lavorare, mantenere l’equilibrio e guardare solo a noi stessi”. A fine gara è intervenuto ai microfoni di RadioBari anche il difensore ex Chievo e Foggia, Guillaume Gigliotti, subentrato dopo il quarantesimo minuto di gioco al posto di Paponi per cercare di dare più solidità al reparto senza lo squalificato Terranova: “Non mi piace parlare di me, ma sono stato bravo ad entrare a freddo ed a tenere bene tutto il secondo tempo. Era importante per noi non perdere, e farlo senza prendere gol. Siamo un gruppo nel quale chiunque può giocare. Ed io mi sono fatto trovare pronto, dopo qualche partita trascorsa in panchina.Ci siamo mangiati un paio di occasioni, potevamo anche segnare, come sul colpo di testa di Celiento. Ma ho avuto la sensazione che non avremmo mai perso, anche se avessimo giocato ore. Abbiamo fatto tutti un gran lavoro, era importante portare punti a casa”. Sul suo futuro in biancorosso il centrale difensivo ha concluso: “Questo è un bel segnale al campionato, come quelli delle scorse partite. Vogliamo vincere l’ultima con il Potenza, prima di festeggiare il Natale in famiglia. Dobbiamo continuare. Personalmente non sono soddisfatto del mio rendimento finora, però va bene così, perché l’obiettivo comune è vicino”. DA segnalare che negli ultimi cinque minuti si stava riscaldando intensamente anche Simone Simeri, il quale se non dovesse scendere in campo neanche domani seria, è altamente probabile che il ragazzo con il suo entourage chiederà la cessione (Ph. Tess Lapedota).

M.I.

 

 

 


Pubblicato il 21 Dicembre 2021

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