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Grandi manovre sulle stabilizzazioni con la paura d’una bocciatura dello Stato

Ribolle sempre più la pentola delle stabilizzazioni alla Regione Puglia per dipanare la matassa sul personale, nodi da parecchio tempo all’ordine del giorno e in primo piano anche in vista del prossimo incontro tra rappresentanti sindacali e dell’amministrazione, in agenda –salvo i soliti imprevisti- alla fine di questa settimana scorsa. Al tavolo, come sempre, le organizzazioni sindacali e questa volta anche una rappresentanza del neo eletto comitato formato da alcuni dipendenti regionali, sottofirmatari di una raccolta di firme (in tutto poco meno di centottanta) per discutere e fare il punto sulla situazione riguardante i concorsi e i tempi per  assunzione dei vincitori delle progressioni verticali dalle Cat. ‘A’ alla Cat. ‘B’ e dalla ‘B’ alla ‘C’. Nel frattempo è sceso in campo l’ex assessore rifondi sta Michele Losappio, il quale non crede che ci sia qualcuno in Italia che possa sorprendersi se Sinistra Ecologia e Libertà sostiene le vertenze dei precari per la propria stabilizzazione. Per Losappio, che ne sa qualcosa per averne fatto largo uso per rinforzare i suoi uffici, la cosa è “…talmente conosciuta, così naturale per il programma e le idee che Sel esprime che davvero non desta meraviglia”. Sarà, tuttavia per evitare ambiguità e tentativi di ‘leggere’ le scelte politiche con lenti distorte Losappio, primo fustigatore ai tempi delle dismissioni di personale all’epoca di Fitto, è costretto a ribadirlo, precisando che l’asserzione di un giornalista sul principale quotidiano regionale riferita al sottoscritto come chi ‘ha utilizzato a piene mani lo strumento delle short list quando era assessore’ è priva di ogni fondamento. E vediamo il motivo. < Del resto, per tornare alla legge regionale, se il personale precario della Regione non ha queste caratteristiche – non è stato cioè assunto con avvisi pubblici – per la legge di stabilità 2014 non può usufruire di alcuna ipotesi di stabilizzazione e quindi non rientrerà nella platea indicata dal DDL>>.
Dunque, Mihele Lsappio conferma l’impegno a favore della stabilizzazione del personale precario, ricordando che dopo l’approvazione da parte del Parlamento della legge di stabilità, il Presidente Vendola dichiarò che ‘finalmente l’Amministrazione regionale potrà dare un’occasione di lavoro duraturo ai lavoratori precari, giovani  selezionati con procedura di evidenza pubblica fino ad oggi condannati a contratti a termine e proroghe eventuali e sofferte, ma che ogni giorno contribuiscono a rendere questa Regione unica nel panorama meridionale’. E lui, naturalmente, è pienamente d’accordo”. Inutile dire che nelle trattative in corso per sistemare nel calderone delle stabilizzazioni anche una cinquantina di co.co.co., che poi sarebbero consulenti esterni a contratto, ogni sigla sindacale ha esposto le proprie perplessità a riguardo, mentre la UIL ha ricordato i ricorsi già presentati e vinti davanti ai giudici del Tar Puglia. Rimane, in ogni caso, l’impegno dell’amministrazione regionale rappresentata dal Capo Area Organizzazione e dall’assessore al Lavoro di trovare <>, ben sapendo che non sarà una passeggiata, mentre l’assesore al Lavoro Leo Caroli si fa forte di una pianta organica del personale che viaggia con ben sette anni di ritardo, visto che l’ultima approvata risale al lontano 2007. Ma anche questi sono dettaglia, di fronte al vero spauracchio di una sonora bocciatura a livello statale di quella proposta di legge che presenta davvero tanti, ma tanti punti deboli. Checchè ne pensi l’ex assessore pugliese di Sinistra Ecologia e Libertà…

 

Francesco De Martino

 

 


Pubblicato il 23 Settembre 2014

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