Cronaca

Grazie a Decaro i baresi potranno camminare sulle acque

Bari in un prossimo futuro, come già sostenuto più volte, sarà stravolta e ,si spera, migliorata nei suoi assetti sociali ed urbanistici. Mega progetti di riqualificazione urbana dovrebbero dare un nuovo volto alla città del futuro, scaturiti da idee innovative che consentiranno una migliore qualità di vita ai cittadini. Le pretenziose quanto inconcludenti crociate moralizzatrici di Decaro (pedonalizzazioni comprese) lasceranno spazio a faraoniche realizzazioni , che attualmente, in pectore riguarderanno soprattutto l’intera riqualificazione del lungomare barese , da nord a sud della città. L’attuale progetto del waterfront di Bari vecchia consegnerà tra qualche anno ai baresi un tratto di lungomare cittadino pedonalizzato e totalmente riqualificato. Pontili ed attività commerciali completeranno questo ambizioso progetto , che sicuramente, data l’esperienza, di chi realizzerà l’opera ( del costo di otto milioni già finanziati,con lavori che dovrebbero iniziare il prossimo anno) sarà eseguita con indubbia professionalità. I baresi ,dunque, potranno camminare sulle acque, senza ricorrere a pratiche ascetiche, e tutto questo grazie al sindaco Decaro ,al quale comincia a piacere intonare il mantra del “legame tra la città ed il mare”. Bari, dunque, non sarà più soltanto una città sul mare, ed un altro mega progetto di riqualificazione del lungomare San Giorgio, dopo decenni di degrado, sancirà definitivamente la vera vocazione marinara del capoluogo pugliese. Dopo aver nuotato placidamente, circa un mese fa,nelle acque del semi riqualificato lungomare San Girolamo a nord della città ( resta maliziosamente ancora il mistero , oltre che sulla mancata pedonalizzazione di Torre a Mare, anche sul perchè Decaro abbia preferito tuffarsi a san Girolamo e non nella sua frazione natia:teme forse le meduse?) vedremo, dunque in futuro il primo cittadino farsi lunghe bracciate da un capo all’altro della costa barese. Fuori dalla celia, esiste purtroppo nella sua drammaticità il problema del degrado e dell’abbandono urbano, soprattutto delle estreme periferie. Se, come sostiene il Sindaco, è giusto e doveroso ricucire il rapporto tra la città ed il mare, è pure giusto e doveroso tutelare i diritti dei residenti dei quartieri più periferici ,che non sono e non dovrebbero essere considerati da serie B. Esistono autentici rioni dormitorio nei quali infrastrutture e servizi, anche primari, rappresentano delle chimere, che non possono e non devono essere abbandonati a se stessi in nome del diritto di tutti i cittadini ad una migliore qualità di vita. Riqualificare anche questi quartieri dovrebbe essere un’altra priorità non più procrastinabile per la civica amministrazione. Aver realizzato un’area verde al quartiere San Paolo è solo l’incipit verso un effettivo interessamento di Palazzo di Città nei riguardi di decina di migliaia di baresi che nel corso di decenni il verde lo hanno intravisto solo nei semafori. Che i milioni dei vari finanziamenti vengano, quindi, anche “dirottati” per riqualificare zone dove esiste grande sofferenza economica e sociale.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 9 Agosto 2017

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