Sport

Grosso: “Meritavamo i tre punti”

La truppa biancorossa ha chiuso il girone di andata a 34 punti, esattamente uno in meno di quanto fece due anni fa orsono, Davide Nicola esonerato subito dopo a causa della crisi della sua creatura, anche se alla fine dei conti non si rivelò poi tanto una scelta corretta. Ma con i ‘se’ e i ‘ma’ non si scrive la storia, e ad oggi la squadra messa su quest’estate da Fabio Grosso sembra aver messo delle solide basi, a prescindere dalla mancata vittoria di Carpi dove un punto ai pugliese le va stretto alla luce della mole di gioco creato e delle tante occasioni sciupate a causa anche della bravura del portiere avversario. I Galletti hanno chiuso l’anno 2017 condita da un’altra buona prestazione in trasferta dove l’unico neo è stato non aver trovato il guizzo vincente, anche se ad onore di cronaca c’è ben poco da rimproverare ai ragazzi di Grosso che sia con Nené e con Sabelli avrebbero potuto realizzare un secco 3 a 0, anziché pareggiare a reti bianche. Chi la precede nelle ultime giornate hanno macinato gol e vittorie pesanti, ma i Galletti sono lì sul pezzo a pari merito con l’Empoli di Ciccio Caputo e Donnarumma che incontreranno a stretto giro nel ritorno.

Chi, invece non era del tutto soddisfatto del risultato in sé, è stato Fabio Grosso che ha commentato così ai microfoni di Radionorba: “E’ un vero peccato. Abbiamo disputato una delle migliori prestazioni della stagione, con un primo tempo di alto livello. Meritavamo il vantaggio. Non ci siamo riusciti e abbiamo pagato lo sforzo nella ripresa. Nonostante questo siamo comunque riusciti a creare un altro paio di occasioni senza subire nulla. Faccio i complimenti a tutta la squadra che ha disputato una grande gara e avrebbe meritato i tre punti. Rimane un po’ di amaro in bocca anche se questa prestazione è un’ottima base per l’anno nuovo”. Sull’utilizzo di Diakhite che porterà ad una multa di 10mila euro per i biancorossi, e sulla probabile partenza di Tonucci ha preferito commentare così: “L’ingresso di Diakhitè è una mia responsabilità. Aveva meritato in settimana, l’ho visto molto bene ed ho deciso di schierarlo titolare”. Conseguenze ulteriori oltre la multa non potranno esserci, dato che alla ripresa il giocatore ex Lazio potrà essere utilizzato a tempo pieno senza incappare in ammende. In chiusura ha analizzato il cammino dei biancorossi nel corso delle ventuno gare disputate: “Sono molto soddisfatto di questo girone d’andata. Abbiamo sempre provato a dare il massimo, vinto tanto, perso qualche gara di troppo. L’importante è continuare a lavorare con entusiasmo per non avere rimpianti. E faccio gli auguri a tutti i tifosi per un sereno anno nuovo”.

Inutile aggiungere che se il Bari dovesse terminare a Maggio con gli stessi punti sarebbe dentro i playoff o addirittura qualche posizione su, perché in base ai valori visti in questa prima parte di campionato, l’unica squadra di una categoria superiore è solo il Palermo. Il Frosinone, l’Empoli stesso dispongono di organici solo sulla carta maggiormente qualitativi ed attrezzati, ciò nonostante i ragazzi di Fabio Grosso hanno dimostrato di potersela giocare con chiunque ad armi pari anche con i primi della classe. Tuttavia, alla fine dei conti la spunterà chi avrà sbagliato meno ed alla lunga quel ‘punticino’ preso giovedì non verrà più visto come due punti persi ma bensì tornerà utile alla corsa della compagine pugliese. Il prossimo mese, invece, diventerà decisivo per ritoccare e migliorare l’organico già a disposizione di Fabio Grosso. Presumibilmente il diesse Sogliano sarà alla ricerca di: un ulteriore centrocampista di qualità (oltre a Brienza già presente), un altro difensore duttile che all’occorrenza possa interpretare abilmente sia un modulo a tre che a quattro, ed infine, un centravanti d’area di rigore al posto di uno tra Floro Flores (più l’ex Chievo) e/o Kozak, a quel punto Grosso avrebbe risolto le difficoltà incontrate nelle ultime quattro partite di Dicembre dove sotto porta è mancata al reparto d’attacco puntualmente il guizzo vincente e la freddezza di un cecchino. Tutto ciò però a patto che la squadra resta sempre coesa e sul pezzo, perché il solo mercato di riparazione se poi vengono meno fattori come l’umiltà, la determinazione, il saper uscire da i momenti bui e riprendersi immediatamente, ci si sfalda e alla fine soltanto tre squadre potranno ambire al sogno che diventa realtà della massima serie.

M.I.  

 


Pubblicato il 30 Dicembre 2017

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio