Cultura e Spettacoli

Guai e avventure, che fatica chiamarsi Zak

Inventore di Aldimondo, luogo fatato dove Zak Elliot si batte contro il Male, Roberto Recchimurzo rilancia il suo eroe che questa volta deve vedersela con i Draghi di Mezzamorte. Il giovane autore barese riconferma fedeltà al genere fantasy e con coerenza stilistica innesta alla puntata di apertura (‘Zak Elliot e il libro del destino’) una coerente e non definitiva seconda puntata di questa saga.  Sicché pure quest’altra fosca avventura ambientata in un mondo sorprendente e insidioso, popolato di giganti, streghe e mostri assortiti, si consuma tra continui cambi di scena in un avvicendarsi tumultuoso di figure d’ogni sorta e relative vicissitudini. Ancora, Recchimurzo è fresco e rapido, affatto complicato ; va al sodo. I brevi dialoghi che qua e là chiazzano l’azione danno l’impressione di pause pensate per rifiatare in attesa di un imminente ritorno alla lotta, all’intrigo, alla fuga, al ritmo mozzafiato. Come il suo precedente, anche ‘Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte’, questo il titolo dell’ultimo libro di Roberto Recchimurzo, manifesta (involontarie?) cadenze da sceneggiatura. Sarebbe interessante se la Puglia del mistero (Castel del Monte, le grotte, i trulli) facesse da sfondo alle cine-avventure di Zak Elliot. In definitiva, la storia di Zak e dei Draghi esemplifica il concetto di moderna narrativa a ‘larga banda’, ovvero quel tipo di scrittura che ragionevolmente occhieggia al ‘segmento’ adulto come a quello più ‘verde’ con la stessa astuzia nella quale a suo tempo si distinsero i Molnar, i Verne, i Salgari. Resta da vedere che intende fare in avvenire il Nostro (il quale annuncia il seguito della storia in ‘Zak Elliot e la maledizione di Orkul’). Il personaggio di Zak, pur se redditizio, può diventare tirannico, che a domandarne ancora avventure sia un’Editrice oppure un pubblico in via di formazione. Ma se la tirannia funziona, ben venga. Un libro ben impaginato e che si presenta anche ricco di illustrazioni. Quest’ultimo aspetto si collega alla simpatica appendice di ‘Zak Elliot e i Draghi di Mezzamorte’. Le ultime venti pagine di questa edizione della WIP raccolgono gli elaborati scritti da quei ragazzi di Elementari e Medie che hanno partecipato alla seconda edizione del Premio Zak Elliot, organizzato dalla WIP Edizioni e dall’Associazione Culturale Meteo Valle d’Itria. Il concorso, volto a valorizzare e stimolare la creatività dei giovani studenti ha premiato racconti brevi e disegni ispirati a ‘Zak Elliot e i draghi di mezzanotte’ (i premiati : Federica Roppo, Francesco Miccolis, Claudia Ferorelli, Giovanni Tricase, Pierangela Caramio, Desari Rabi, Francesco Minelli, Roberta d’Ambrosio).

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 13 Giugno 2013

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