Guida turistica in Puglia? Un concorso bello e impossibile
E’ diventato ormai un vero miraggio, il concorso per guida turistica in Puglia. “Un anno e mezzo tra pubblicazione dei bandi e riapertura dei termini per l’abilitazione a professioni di straordinaria rilevanza per una Regione che, come la Puglia, si allena con successo ad essere capitale turistica a livello internazionale. Si tratta delle guide ed accompagnatori turistici. Ho depositato un’interrogazione consiliare per sollecitare la chiusura delle procedure e dare finalmente la possibilità agli aspiranti di intraprendere l’attività professionale”. Così il consigliere regionale di Forza Italia, Domenico Damascelli. “Un servizio essenziale – continua Damascelli – che concorre a costruire un’offerta qualificata ai turisti che visitano la nostra Puglia e che vogliono scoprirne le numerose bellezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche. La Giunta regionale ha approvato i bandi d’esame nel lontano settembre 2016, poi ha riaperto i termini e affidato la procedura concorsuale al Formez-Pa, ma delle prove per il conseguimento del titolo professionale nemmeno l’ombra. Così, circa 8.500 interessati che hanno formulato la domanda di partecipazione all’esame sono ancora in attesa”. “Chiedo dunque – la conclusione di Damascelli – di accelerare il completamento dell’iter procedurale per offrire nuove opportunità lavorative ai partecipanti che attendono la pubblicazione definitiva dei bandi, garantendo un servizio pubblico utile e necessario e offendo nuove opportunità lavorative a guide e accompagnatori turistici”. Tutto fermo, dunque, nell’assessorato al Turismo pugliese, per uno dei concorsi più ambiti come quello per l’abilitazione all’esercizio della professione di guida e accompagnatore turistico. Ad attenderlo, un esercito di aspiranti ciceroni bloccati da troppo tempo in un limbo amministrativo che impedisce di svolgere la professione proprio nelle città che da anni registrano il tutto esaurito di presenze, come Lecce e Ostuni. «La nostra volontà è quella di fissare l’esame in un periodo compreso tra maggio e luglio – ha spiegato tempo fa l’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone – però un concorso di questo tipo comporta problemi di organizzazione non indifferenti soprattutto se guardiamo i numeri». Per la figura professionale di guida turistica, come detto, sono state presentate circa 8mila domande, aumentate sensibilmente dopo la riapertura dei termini dei bandi dell’anno scorso. Non solo. Tra i requisiti imprescindibili previsti nel bando c’è anche la conoscenza di almeno una lingua straniera, anche se alla fine alla prova orale si sarebbe sostituita una più semplice prova scritta di traduzione: fatto alquanto singolare per l’esercizio di una professione che richiede un colloquio diretto e continuo con i turisti anche stranieri. La Regione è impegnata sempre più spesso sullo spinoso argomento, ma sui giornali e a parole, per una corsa contro il tempo, ma i mesi a disposizione prima dell’avvio della prossima stagione turistica appaiono già insufficienti con tutte le questioni da affrontare: formazione di commissioni che prima si fanno e subito dopo si disfanno, fondi insufficienti, gare a evidenza pubblica finalizzata all’individuazione dei locali idonei da utilizzare per lo svolgimento delle prove scritte. Per l’assessora Capone l’esame si farà, ma è un concorso particolare che per la sua complessità genera tutta una serie di difficoltà dal punto di vista logistico, di organizzazione delle prove, della lingua e della composizione della commissione. Ce la faranno i nostri eroi a far girare le prodi turistiche in Puglia la prossima estate? Più no, che sì visti i precedenti poco edificatori….
Francesco De Martino
Pubblicato il 6 Gennaio 2018