Hanno ammazzato il decentramento amministrativo….evviva il decentramento!
E´ dal 20 dicembre dell’anno scorso che è iscritta all´Ordine del giorno assembleare del consiglio comunale di Bari la proposta di deliberazione “2012 080/00177” avente per oggetto: `Atto di indirizzo per l’accorpamento delle circoscrizioni in municipi e determinazione del criterio per individuare il numero dei consiglieri da assegnare ai futuri municipi´. E Tonino Gadaleta, membro e animatore del Comitato Municipi per Bari, ha ricordato che questa proposta di deliberazione è stata discussa nella competente commissione comunale e, per quello che è dato sapere, il dibattito è stato abbastanza articolato. Tanto da rinviare al consiglio comunale di questo pomeriggio la discussione delle problematiche emerse, anche se i soliti bene informati parlano nemmeno tanto velatamente di un “blitz” per saltare la delibera in questione. Fatto sta che, pur trattandosi di modifiche al Regolamento comunale sul Decentramento amministrativo, non è stato richiesto ai consigli circoscrizionali il parere obbligatorio in quanto ancora atto di indirizzo, la delibera complessiva integrerà “l´atto di indirizzo” e inizierà l´iter con richiesta di pareri per arrivare all´approvazione definitiva del consiglio comunale. Inutile dire, chiosa ancora Gadaleta, che al Comune è in atto un’accelerazione del provvedimento poiché il Sindaco Michele Emiliano -probabile candidato alla Presidenza della Regione- non lascerebbe irrealizzato una priorità del programma del comune, qual è dal 2004 il Decentramento amministrativo. Nella narrativa della proposta di deliberazione si fa più volte riferimento all´iter amministrativo percorso con pareri espressi nelle commissioni competenti, a delibere di Giunta e di consigli comunali inerenti lo stesso tema, mentre sulla questione accorpamenti delle attuali circoscrizioni per definire i confini dei futuri Municipi, più volte si è fatto riferimento alla volontà espressa dai cittadini che hanno inteso manifestare la volontà di realizzare I Municipi considerando le Aree territoriali a est e ovest rispetto all´Asse centrale della Stazione centrale di Bari e quelle orientate verso Nord e Sud, unite alla forte richiesta di autonomia dell´aree periferiche di Palese-S. Spirito e Carbonara-Ceglie.Loseto. Nella definizione dei Municipi deve essere corrisposta anche le volontà dei cittadini che si sono espressi nei comitati spontanei per richiedere autonomia e potere nelle scelte amministrative. I confini territoriali dei Municipi non devono rappresentare la sostituzione `sic e simpliciter´ delle attuali circoscrizioni. Vanno ricercati criteri che tengano conto della densità demografica delle Aree di riferimento anche in termini di estensione territoriale per consentire maggiori introiti sul piano dei tributi a garanzia vera di redazione di bilanci autonomi nelle funzioni attribuite.
Decentramento incomprensibile, a parte i ritardi accumulati
E´ necessario uno studio comprensivo di tutte le istanze dei cittadini e dei soggetti istituzionali ai vari livelli coinvolti. Sulla base di questi indicatori, comprendendo anche quelli della citata proposta di deliberazione, all´interno delle quattro Aree policentriche rispetto alla Stazione di Bari con il connesso Parco Pubblico Rossani metropolitano, a disegnare un quadrifoglio, la Città fortunata, possono essere individuati uno o più Municipi/comuni metropolitani che potranno interagire con i Municipi e comuni confinanti per il coordinamento di funzioni in cui restano coinvolte, p.e. in materia di viabilità e di mobilità, avendo sempre come punto di riferimento generale l´Area Metropolitana già perimetrata per legge, che è quella della Provincia in via di soppressione. <
Solita tattica: prima svuotare di contenuti e poi seppellire tutto….
E´ singolare che la delibera in questione motiva la riduzione dei consiglieri municipali facendo riferimento al contenimento per i costi della politica sanciti pure dalla legge n. 135 del 7 agosto 2012, dimenticando che la stessa legge al comma 2bis dell´art. 18 nel caso dell´elezione diretta e a suffragio universale degli organi metropolitani della Città metropolitana vincola il comune capoluogo ad articolarsi in comuni. <
Francesco De Martino
Pubblicato il 17 Gennaio 2013