Cultura e Spettacoli

‘Hermit’, forse il sogno di Pino

Il mix elettronica/ arte visuale rappresenta l’ultimo lembo (parzialmente) vergine del mondo della musica. Il credito che questa formula si è conquistato grazie al contributo di creativi di prim’ordine, le spalanca palcoscenici inattesi. Non avremmo immaginato appuntamenti di questo genere all’interno di un museo e men che meno in Puglia. E invece il nostro ‘Pino Pascali’ (Polignano, via Parco del Lauro 119) il 10, l’11 maggio e il 12 luglio ospiterà proprio un evento di questo tipo. Nelle intenzioni degli organizzatori qui si vuole avvicinare quanta più gente possibile, soprattutto i giovani, all’arte e agli spazi artistici attraverso live set e performance audio/video con  artisti di caratura nazionale e internazionale. La formula, intrigante, e la qualità delle forze messe in campo promettono bene. Si comicia dopodomani, venerdì, alle 19,30 con quattro spettacoli divisi tra Sala Caffè Letterario e Piazzale Esterno ; in cartellone : le Mosche (dj set), Chicken lips (live set), Arturo Capone (dj set) e Raffaella Fiorella (visula set). Si prosegue sabato negli stessi spazi e sempre cominciando alle 19,30 ; a esibirsi saranno Life & Limb (dj set), Grischa Lichtenberger Live Set Audio/Visual e Pierinix (live set). L’ingresso per ciascuna delle due serate costa otto euro. E’ invece libero l’ingresso per la chiusura di rassegna, fissata come detto per venerdì 12 luglio. Nella circostanza, ancora a partire dalle 19,30 e nel solo Piazzale Esterno del Museo, si avvicenderanno M.E.S.P. (dj set), Hermit Crew (dj set) e Bux (dj set).  E adesso un interrogativo intrigante : Che ne pensa nel suo ‘altrove’ Pino Pascali di un’iniziativa come ‘Hermit’? Premesso che non sarà dispiaciuta a lui – convinto antimilitarista – l’idea di un luogo di morte (un mattatoio) voltato in museo – il Pino pascali, appunto – si può mettere in conto una sicura curiosità. Genio poliedrico, Pascali, che oggi avrebbe meno di ottant’anni, sarebbe stato tra i primi a muoversi tra musicalità elettroniche e video risorse high tech. L’uomo che assemblava cannoni con materiali da discarica, che disegnava pozze d’acqua piovana, che mutava setole di spazzola in epidermide di tarantola e costruiva ‘avanzi’ di balene non ancora immerse, avrebbe trovato come girare a favore di una creatività insaziabile gli ultimi ritrovati di una Scienza all’avanguardia. Ma c’è di più. Musica e immagini, abbinamento antico se si vuole, non appaga che due sensi. E un abbinamento che consideri anche tatto, olfatto e gusto? Ecco, ci piace immaginare il buon Pino che, eccitato da seduzioni electronic/visual, dando la stura a tutta la sua fantasia cavi oggi dal cilindro la madre di tutte le provocazioni : un marchingeno con cui imprimere nella carne del ‘fruitore’ una percepzione a 360° dell’emozione artistica. Una ‘cosa’ dall’aspetto minaccioso o indifferentemente tenero, l’involucro (innocuo) di un acuto supremo del pensiero. A voler proprio dare spago alla fantasia, immagini il lettore che vorrebbe dire sedersi da qualche parte dove un ‘Music for Airports’ di Brian Eno diventa al contempo sballo visuale, delirio acustico, libidine epidermica, goduria del palato, incanto olfattivo. Nel tutto come nel Nulla è in agguato l’Estasi.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 8 Maggio 2013

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