“Ho fatto il massimo e questa Fiera mi ha convinto. Certamente bisogna progredire”
Gaetano Frulli parla della 86 edizione andata in archivio con numeri comunque altamente positivi
“Davvero ho fatto il massimo e questa Fiera mi ha convinto. Certamente bisogna progredire”: a bocce ferme il Presidente della Nuova Fiera del Levante, dottor Gaetano Frulli parla della 86 edizione della Fiera andata in archivio con numeri comunque altamente positivi tenuto conto di due cose: del caldo e della fretta con la quale Frulli ha dovuto lavorare, di fatto un mese e mezzo. E non era giusto chiedergli miracoli, in quelle condizioni, con la massima umiltà e capacità, il neo Presidente ha dato e fatto il massimo.
Presidente, la 86 edizione della Fiera ha chiuso battenti con numeri confortanti, felice?
“Sono soddisfatto e dico che ho fatto il possibile. Tutti ci lasciamo prendere dalla frenesia della Campionaria ed è giusto che sia così, la Fiera e Bari sono uniti, è un rapporto di simbiosi. La gente si aspetta sempre qualche cosa di nuovo, vuole la novità, ma allo stesso tempo ama il rispetto della tradizione. Stiamo cercando di capire pazientemente quello che piace al visitatore, e penso che bisogna aumentare l’offerta dei prodotti, ragionando come un grande centro commerciale all’ aperto e nell’ ottica che occorre comunque fare business. Non devo aumentare i costi. Infine non dobbiamo dimenticare che il cuore della fiera, l’anima, sono gli espositori”.
La Fiera non è solo la campionaria, ma deve vivere tutto l’anno specie con le specializzate…
“Vero. Già ne sono in arrivo due, Agrilevante e Saie, noi ne vogliamo almeno sei all’anno per creare appunto fatturato e business. In quanto agli eventi i riscontri sono stati molto favorevoli e questo ci deve portare a considerare che la Fiera può diventare un contenitore durante l’anno per eventi e spettacoli. Serve a fare fatturato, non dimentichiamolo mai. Poi credo che occorra insistere sull’importanza del Centro Congressi. La Fiera è perfetta per questo, per svolgere ed ospitare attività congressuali importanti. Abbiamo gli spazi. Manca un hotel all’ interno della struttura ed averlo sarebbe perfetto”.
Vi è stata qualche critica e persino chi ha proposto di abbattere la Fiera e ricominciare daccapo…
“Trovo queste critiche eccessive e a volte ritengo che ci sia della strumentalizzazione politica. Anche a me certi padiglioni impacchettati non piacciono, bisogna abbattere quello che non va e creare nuovi padiglioni sostenibili e digitali. Abbiamo dovuto coprire il brutto e il pericoloso era giusto così. E, insisto, un polo alberghiero”.
Il food ha retto bene…
“Ne ho apprezzato la qualità, persino alta. Indubbiamente possiamo pensare in futuro ad aggiungere a quella popolare un’area food per gli ospiti di particolare livello, insomma un’ area gourmet elegante. Dateci il tempo di lavorare”.
Come è stata la presidenza Frulli, personaggio silenzioso, ma operoso e concreto che in poco tempo ha messo ottimamente su la Campionaria?
“Ho avuto l’esperienza di mio padre che mi ha insegnato l’amore per il lavoro e in umiltà. A me non piace essere visitato, se c’è un problema esco a vado a trovare il cliente e lo stesso ho fatto in Fiera girando per gli stand. Poi mi sono ispirato al grande e compianto Enzo Ambrosi la cui eredità è enorme. Non dimentichiamolo. E per favore, ricordiamoci che abbiamo lavorato con la massima fretta, un mese e mezzo per giunta agosto”.
La prossima campionaria ad ottobre…
“Una mossa dettata dal clima e dalle richieste degli stessi espositori. Le presenze in fiera mi sono piaciute nei fine settimana con afflussi importanti, mi è dispiaciuto però che in settimana non è accaduta la stessa cosa. Certo, la gente lavorava e faceva caldo, roba da mare. Ecco perchè la spostiamo ad ottobre. A me interessavano alcuni concetti chiave: ordine, pulizia dei padiglioni e sicurezza. Ci siamo riusciti”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 26 Settembre 2023