Cultura e Spettacoli

“Ho voglia di nuocere!”

Nei tempi del femminismo più arrabbiato si gridava: Figlia-moglie-madre, non ho le ovaie quadre!… Erano gli anni Settanta e le donne, appena inserite nel mondo del lavoro, già pativano più degli uomini la fatica di esistere. La par condicio è ancora espressione incompiuta, la conquista dell’altra metà cielo non è stata portata a termine, per cui, seppure non di molto almeno rispetto al passato, il profilo femminile resta socialmente al di sotto di quello maschile. Chi non ci sta alza la voce. Lo fa scendendo per strada, sedendo a Montecitorio o salendo su un palcoscenico. Cresce il numero delle donne che con un sorriso provano a migliore costumi. Sollevano risate e raccolgono applausi e intanto denunciano. In questa direzione si muove da tempo Geppi Cucciari. La settimana scorsa la brillante artista sarda ha confermato il personale orientamento esibendosi al Piccinni, dove per la stagione Teatrale di Bari era in cartellone ‘Perfetta’, un testo di Mattia Torre. ‘Perfetta’ è il racconto in quattro frazioni di altrettante settimane-tipo di una donna chiamata a battersi su un doppio fronte : quello coniugale e quello lavorativo (vende auto in una concessionaria). Una donna esasperata, eppure indomita, disposta a vendere cara la pelle. A esplicitarlo, forse anche più del tono polemicamente comico del torrente verbale, è la posa volitiva (vedi immagine) nella quale la protagonista permane per buona parte dello spettacolo. Neanche quando si sgancia dalla posa statuaria, la Cucciari si addolcisce. Muscolare e minacciosa si aggira per la platea gridando giustizia in preda a stati d’animo cangianti, ogni volta sottolineati dal diverso colore di cui si tinge lo schermo che si leva alle sue spalle, unico elemento scenografico (e attenzione quando lo schermo si tinge di rosso perché allora, iraconda, la donna ringhia: “Ho voglia di nuocere!”). Benché poco originale anche per via dei non pochi luoghi comuni che inanella a proposito del rapporto tra i due sessi, il testo di Mattia Torre è ben confezionato: infelice la trovata di impiegare il tema del ciclo femminile come collante tra le quattro frazioni. Una Cucciari al solito a modo suo esalta la platea, particolarmente quella femminile. – Prossimo appuntamento al Piccinni per la Stagione Teatrale di Bari, sabato 16 febbraio con ‘La nave dolce’, un testo scritto e diretto da Daniela Nicosia e affidato all’interpretazione di Massimiliano Di Corato. ‘La nave dolce riprende il tema del mercantile Vlora da cui nel 1991 sbarcarono nel porto di Bari 20mila albanesi in fuga. Il titolo dell’opera è legato al fatto che il Vlora, prima d’essere sequestrato da quella moltitudine, aveva scaricato sul molo di Durazzo tonnellate di zucchero provenienti da Cuba.

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 11 Febbraio 2020

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