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I “Bollenti spiriti” di Vendola & compagni sono evaporati

 

L’ex assessore pugliese Guglielmo Minervini indossa tuta mimetica ed elmetto e attacca daccapo frontalmente la sua nuova/vecchia amministrazione regionale. E infatti, con un’interrogazione all’Assessore regionale al Bilancio e Politiche giovanili, Raffaele Piemontese e al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, vorrebbe conoscere le intenzioni dell’Esecutivo regionale sulle politiche giovanili e in particolare su . Quella iniziativa, come molti ricorderanno,

creata proprio da Minervini alcuni anni or sono – sotto la precedente giunta guidata da Nichi Vendola – che mirava a una lunga serie di iniziative per rilanciare l’occupazione dalle nostre parti.  E adesso, da capogruppo di “Noi a Sinistra” ed ex assessore alle politiche giovanili, Minervini affonda la lama per ricordare che, specie durante la campagna elettorale, proprio Emiliano aveva più volte dichiarato che non sarebbe stato toccato. Anzi, che aveva “”…solo bisogno di un rimaneggiamento””. E invece? “”Dopo sette mesi dall’insediamento del nuovo Governo, non abbiamo ancora sentito una parola a riguardo, neppure da parte del competente assessore.

Abbiamo assistito –continua seccato Minervini – in queste settimane a una serie di prese di posizione da parte di esponenti vicini al Presidente che non lasciano presagire nulla di buono.

Siamo d’accordo con la necessità di rivedere gli interventi, anche alla luce del modo con cui in questi anni sono mutate le condizioni dei giovani per colpa della crisi. Ma, al di là degli annunci, per ora non una sola parola è stata spesa nel merito della questione. Intanto si accumulano gravi ritardi, come quello per la presentazione di un bando già predisposto e finanziato quale ‘Spirito Civico’ e, cosa ancor più grave, per l’utilizzo di 17 milioni di euro previsti dal Fondo di Sviluppo Coesione 2007- 2013 che rischiano così di essere dispersi. Peraltro si tratta di iniziative che erano sperimentalmente rivolte all’attivazione delle aree più fragili della popolazione giovanili, quelle colpite da fenomeni di abbandono scolastico e di esclusione occupazionale>>. Per Minervini, inutile dirlo, Bollenti Spiriti ha rappresentato un modello di successo, una politica che è stata copiata da tante altre realtà e che ha conosciuto importanti riconoscimenti a livello europeo come una delle migliori politiche pubbliche sviluppate negli ultimi anni nel vecchio continente.

““Non vorrei – insiste Minervini – che il peccato originale di Bollenti Spiriti sia nell’essere una politica simbolo del Governo Vendola e quindi, come tale, una politica da cancellare. Perché è prima di tutto un patrimonio dei pugliesi sul quale non può aleggiare in alcun modo una logica di così piccolo cabotaggio.

Oggi dobbiamo ripartire da quella esperienza, provando a rilanciare le sue intuizioni felici: bisognerebbe capire, ad esempio, come spingere la politica di moltiplicazione delle opportunità anche ai giovani più a rischio di marginalità sociale.

Minarne le fondamenta non ha alcun senso. Men che meno cadere nell’immobilismo cui s’assiste ormai da mesi, con importanti finanziamenti che rischiano d’essere dispersi””. Senza dire che a un dirigente a tempo determinato della Regione, sgorgato dall’esperienza degli spiriti bollenti di Minervini, il contratto scaduto alla fine dell’anno scorso, non è stato rinnovato. Un segnale anche questo molto eloquente sulla volontà della nuova giunta Emiliano di spingere su questo fronte…

 

 

Francesco De Martino

 


Pubblicato il 26 Gennaio 2016

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