Cronaca

I candidati del Pd rendono pubblica la loro situazione patrimoniale

Che il Partito Democratico fosse democratico nel vero senso della parola è stato evidente con l’indizione delle primarie per scegliere il possibile candidato premier e per i parlamentari, ma che fosse anche un simbolo di trasparenza non era ancora chiaro a molti. Attualmente sono tanti i candidati nelle liste Pd che hanno scelto di aderire all’iniziativa “Riparte il futuro”, promossa da Libera e Gruppo Abele. Campagna che ha preso inizio con l’appello di Don Ciotti, che ha invitato i candidati ad impegnarsi nella lotta alla corruzione. Un impegno concreto che ha visto l’adesione da parte di numerosi candidati del Pd, i quali in queste ore hanno reso pubblico il proprio curriculum vitae e la propria situazione patrimoniale. Chiunque desideri prenderne atto, può collegarsi al sito http://www.riparteilfuturo.it/, dove è possibile visualizzare i nomi di coloro che hanno aderito all’iniziativa. I cinque impegni sono i seguenti: l’inserimento della riforma riguardante lo scambio elettorale politico-mafioso tra i punti più importanti della campagna elettorale; rendere pubblico il proprio CV professionale; rendere pubblica la propria situazione patrimoniale; rendere pubblica la storia giudiziaria personale e dichiarare i potenziali conflitti d’interesse. Tutti coloro che aderiranno a “Riparte il futuro” indosseranno un braccialetto bianco, su cui ci sarà la seguente dicitura “# 100 giorni”, simbolo della campagna elettorale del Partito Democratico, che mira ad evidenziare l’impegno da parte della lista bersaniana a modificare l’articolo 416 entro i primi cento giorni del mandato. “La maggior parte dei 60 candidati ha aderito all’iniziativa e si impegna ad approvare la legge anticorruzione e nonostante qualche imbarazzo nella pubblicazione del proprio reddito, imbarazzo dovuto non di certo all’eccessivo guadagno, la maggior parte di essi ha aderito” ha sostenuto entusiasta il candidato Domenico De Santis. L’articolo 416 infatti condanna il voto di scambio, applicandolo solo a coloro che in cambio del voto offrono denaro. La modifica della legge promossa dal Partito Democratico mira invece a condannare qualsiasi forma di controprestazione che il politico di turno mette a disposizione nello scambio corruttivo, quali promesse di informazioni su appalti promettendo l’infiltrazione criminale nell’economia; posti di lavoro e ostruzione nei confronti delle forze di polizia. Presente anche il candidato Ivan Scalfarotto, vicepresidente nazionale del Pd, il quale ha sottolineato l’importanza della sottoscrizione dei cinque punti di trasparenza e legalità, “il nostro non vuole essere un atteggiamento moralistico, quanto piuttosto la dimostrazione di congruità tra le attività svolte e la propria retribuzione”. Un’iniziativa di sensibilizzazione che parte da molto lontano, con la campagna per il riuso sociale dei beni confiscati alla mafia, che allo stato attuale, muove l’economia e l’occupazione, come confermato dalle parole di Alessandro Cobianchi, presidente regionale di Libera: “E’ necessario innalzare il livello della linea etica anche in politica. Purtroppo il nostro Paese ha perso la capacità di scandalizzarsi, ci stiamo lentamente abituando a troppi comportamenti scorretti. E’ tempo di cambiare”. Cinque i punti che mirano a convincere i cittadini che i politici non puntano ad arricchirsi nell’esercizio delle proprie azioni governative e nella corruzione. Solo contrastando le individualità eccessive che, se portate all’estremo, possono condurre inevitabilmente alla violazione delle norme di legge, è possibile raggiungere gli obiettivi sperati. “Si dà ormai per scontato che la corruzione sia strettamente collegata alla politica, è necessario ed indispensabile invertire la rotta – ha sostenuto il sindaco Emiliano – Il Pd, in questo contesto, non si pone con un atteggiamento moralistico nei confronti delle altre fazioni politiche, al contrario mira ad indicare quale sia la giusta strada da intraprendere per il futuro, soprattutto dinanzi al grande manipolatore, che in questi ultimi giorni sta facendo di tutto per manipolare il popolo italiano, chiedendo il voto in modo corruttivo e seguendo proprio quel tipo di pratica che noi stiamo cercando di combattere con questo appello”.

Nicole Cascione


Pubblicato il 8 Febbraio 2013

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio