Cronaca

I consiglieri del M5S invitano Emiliano a fare sul serio, ma lui “rinvia”

Il neo eletto governatore di Puglia, Michele Emiliano, propone di ridurre l’indennità dei consiglieri regionali? E’ musica per le orecchie dei sette rappresentanti del ‘Movimento 5 Stelle’ eletti lo scorso 31 maggio nell’Assemblea di via Capruzzi. Infatti, i sette consiglieri penta stellati, Antonella Laricchia, Marco Conca, Viviana Guarini, Cristian Casili, Rosa Barone, Grazia Di Bari e Marco Galante, hanno subito colto la palla al balzo e per “fare meglio i conti” hanno invitato Emiliano via twitter ad un confronto pubblico “tra sabato e martedì” per parlare di tutte le proposte (comprese quelle di governo) e promesse che il neo governatore ha lanciato sui giornali in queste settimane. E con un comunicato hanno poi ribadito la proposta, precisando: “Noi consiglieri M5S abbiamo iniziato ad incontrare cittadini ed associazioni parlando di problematiche concrete, il neo governatore invece, tornato dal suo viaggio post elettorale, ha iniziato a sfornare proposte e promesse a raffica senza mai far seguire alcun atto concreto. Perfino le proposte dirette al nostro gruppo le abbiamo dovute leggere sui giornali”. “Ma una regione – rilevano inoltre i consiglieri ‘grillini’ – non si governa sui mezzi di informazione, è per questo che abbiamo ritenuto di dover richiedere un incontro pubblico con Emiliano per discutere seriamente e concretamente sia delle proposte di Governo che ha fatto al nostro gruppo che dei problemi della Puglia”. Ad esempio,  fanno notare i ‘penta stellati’, oggi incombe il problema delle trivellazioni causate dal governo Pd, per cui sono ben lieti che Emiliano abbia accolto il loro invito a fare ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale). Ma per i neo consiglieri del M5S ci sono pure molte altre problematiche serie da affrontare e per le quali i pugliesi attendono delle risposte. E concludono: “Il tempo delle parole e della campagna elettorale è finito, i fuochi d’artificio mediatici non servono, adesso bisogna lavorare seriamente. Ci auguriamo che il neo governatore lo comprenda alla svelta.” Ma anche la risposta del neo governatore Emiliano al twitter dei ‘grillini’non si è fatta attendere. Infatti, il successore di Nichi Vendola, sempre via twitter, ha prontamente dichiarato: “Sono molto contento che il Movimento 5 Stelle sia disponibile ad un confronto per valutare insieme la situazione politica e i primi atti dell’amministrazione. A tal fine potremo fissare l’incontro subito dopo il mio insediamento, in modo da consentire che lo stesso si svolga pubblicamente e nella sede istituzionale”. A non prendere sul serio la proposta di Emiliano, sulla riduzione di circa tremila Euro mensili dell’indennità dei consiglieri regionali, è invece l’altra fetta dell’opposizione, ossia quella di centrodestra che, con i riconfermati consiglieri Nino Marmo (Forza Italia) ed Ignazio Zullo (Oltre con Fitto), ironizza sulla questione. Infatti, con tono scherzoso ma non troppo Marmo rileva: “E’ meglio che le Regioni siano soppresse” e, continuando, quasi con senso di sconforto afferma: “Quello di Emiliano è populismo declinato male. Ancora una volta non sa quelle che sono le competenze di un governatore. Titolare della materia di cui sparla, è il Consiglio. Nessun altro”. Ma anche Zullo su questo punto è sulla stessa lunghezza d’onda e sull’identico tono di Marmo ed esclama: “Io credo che Emiliano abbia gettato nella mischia una proposta del genere proprio perché sa benissimo di non avere il benché minimo titolo per farla. E, soprattutto, perché è sicuro che il Consiglio gli volterebbe le spalle, votandogli contro. Però lui a quel punto potrà comunque fare credere a tutti di averci provato”. In effetti, appare alquanto strano che Emiliano non sappia che la riduzione degli stipendi degli amministratori regionali è materia di competenza del consiglio e non del Presidente e della giunta, che posso solo proporre, ma poi in realtà è l’Assemblea a decidere. Quindi, potrebbe aver ragione l’opposizione di centrodestra quando sostiene che i tagli ai costi della politica proposti dal neo governatore di centrosinistra è soltanto “populismo e demagogia a buon mercato”. Per cui il centrodestra pugliese, a differenza dell’opposizione “grillina”, non fa sponda ad Emiliano sul terreno della mera propaganda. Ma forse, ora, anche ai penta stellati sia venuto il dubbio che il neo governatore sta facendo solo propaganda mediatica, dopo la cita risposta di Emiliano di rinviare il confronto politico con il M5S successivamente all’insediamento. Infatti, gli stessi esponenti regionali del M5S subito dopo aver appreso tale notizia hanno rilevato: “davvero singolare la risposta del neoeletto governatore della Regione Puglia” che ha 
rimandato a dopo il suo insediamento, nella sede istituzionale, l’incontro pubblico chiesto “tra sabato e martedì prossimi”, per un confronto sulle “proposte (comprese quelle di governo) e promesse che il nuovo presidente della Regione ha lanciato sui giornali in queste settimane”. Inoltre, i consiglieri pentastellati hanno poi rilevato che Emiliano “dovrà spiegare ai pugliesi che tutte le aperture verso il Movimento 5 Stelle, compresa la proposta dei tre assessorati, erano soltanto un bluff mediatico dal momento che, quando gli chiediamo un incontro pubblico, per discutere rimanda a data da destinarsi”. Ed aggiungono: “A partire dall’insediamento Emiliano 
avrà solo dieci giorni per nominare gli assessori che lui aveva promesso avrebbe nominato con le primarie. Noi abbiamo già raccolto alcuni curricula che vorremmo consegnargli, ma è impensabile valutare i curricula e fare le primarie in 10 giorni. Ne dobbiamo dedurre che anche gli assessorati sono in realtà già decisi e che anche le primarie sono una farsa?” E su quest’ultimo dubbio qualche vecchio marpione della politica pugliese ironicamente si chiede: “Ma perché prima i ‘grillini’ erano forse convinti che le primarie di Emiliano per la formazione della giunta erano una proposta seria?” D’altronde, fa notare lo stesso ben conoscitore delle strategie politiche di Emiliano, sono proprio i ‘grillini’ ad affermare nello stesso comunicato che quando, in passato, hanno chiesto al segretario del Pd pugliese l’incontro sulla legge elettorale regionale Emiliano disse di non poter intervenire, perché l’incontro era stato richiesto troppo tardi. Oggi, invece, i ‘grillini’ lo richiedono con ampio anticipo, ma il neo governatore lo rinvia perché il confronto è stato richiesto troppo in anticipo. Insomma, è anche sui tempi che si gioca la tattica politica di Emiliano. Ma possibile che a non averlo ancora ben capito probabilmente sono soltanto gli esponenti pugliesi del M5S?       

 

 

Giuseppe Palella

 

  

 


Pubblicato il 19 Giugno 2015

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