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“I De Laurentiis dovranno scegliere tra Bari e Napoli”

Da anni vive a Roma per lavoro, a lui è un barese doc e tifoso biancorosso, una persona integerrima e dalle immense doti comunicative, apprezzato nel panorama internazionale, stiamo parlando del dott. Antonello Valentini che nella FIGC ha svolto 7 Mondiali e 6 Europei oltre a trecento partite nel ruolo di dirigente, prima da segretario generale e poi da Capo Ufficio Stampa sino a direttore generale della Federazione Giuoco Calcio. Non le ha mai mandate a dire, anche quando ha difeso Roberto Baggio dalle critiche dopo il rigore sbagliato ad Usa ’94, ma si è sempre schierato anche controcorrente, mai banale e scontato a differenza di tanti. E Antonello Valentini proprio ieri sul suo profilo social ha tuonato e detto la sua sulla sentenza che lascia poco o nessuno scampo all multiproprietà di qui ai prossimi due anni: “Signori, si cambia, mai più un caso Salernitana. Entro il 30/6/2023 De Laurentiis e Setti dovranno cedere una società. Con una nuova norma oggi all’approvazione del Consiglio federale, la Figc volta pagina e vieterà d’ora in poi ogni ipotesi di multiproprietà. Per le situazioni in essere, 2 anni di tempo per cedere: entro il 30 giugno 2023, i De Laurentiis dovranno decidere se vendere il Napoli o il Bari; e così anche per Setti, oggi comproprietario del Verona e del Mantova.In caso di mancata vendita alla data del 5 luglio, la squadra partecipata successivamente perderà l’affiliazione alla Figc per decadenza. Ha lasciato il segno la recentissima esperienza – così sofferta e complessa- della Salernitana, società che faceva capo a Claudio Lotito e a suo cognato Mezzaroma: com’è noto, al termine di una faticosa trattativa normativa e giuridica, la vicenda della doppia proprietà è stata risolta sul filo di lana per consentire alla squadra campana di disputare il campionato di Serie A dopo la meritata promozione sul campo. Ma per fare chiarezza ed evitare in futuro nuovi casi Salernitana, la Federcalcio ha deciso di bloccare ogni ipotesi di doppia proprietà, al di là della Lega di appartenenza di ogni singola società, escludendo anche gli incroci tra settore professionistico (A, B e C) e club della Lega Dilettanti”. In più di un’occasione ha affermato senza alcun timore reverenziale rivolgendosi alla famiglia proprietaria della Ssc Napoli e del Bari: ‘Bari non deve essere succursale del Napoli’, ai posteri ma questa volta non tanto futuri, la sentenza per il proseguo delle due società, ma anche relativa alla doppia proprietà di Hellas Verona e Mantova.

 

M.I.

 


Pubblicato il 28 Luglio 2021

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