“I detti popolari hanno sempre un fondamento di verità: il caldo può dare alla testa”
Il legame tra alte temperature e sistema nervoso secondo il professor Vito Covelli

“I detti popolari hanno sempre un fondamento di verità: il caldo può dare alla testa”: lo dice in questa intervista che ci ha rilasciato il noto neurologo barese professor Vito Covelli. Il tema della chiacchierata è il rapporto tra alte temperature esterne e sistema nervoso, o meglio la sua risposta.
Professor Covelli, comunemente davanti alle stranezze o intemperanze si dice che il caldo ci ha dato alla testa. Vero?
“I detti della saggezza popolare hanno sempre un fondamento di verità e ragione: effettivamente il caldo eccessivo può creare scompensi e farci cambiare umore. In sintesi, tra ambiente esterno afoso e reazioni nervose esiste un nesso. Ma le conseguenze possono naturalmente incidere su tanti fattori”.
Come agisce il caldo su di noi e perchè influisce sulle reazioni nervose?
“E’ un problema di equilibrio neurochimico. Si altera il rapporto tra serotonina e dopamina. Il caldo afoso, quello tipicamente umido, causa un abbassamento della serotonina e causa quella che si chiama il tono disforico. Sia ben chiaro: non dipende dal sole, che in giuste dosi e in orario corretto, fa persino bene al nostro organismo”.
Quali le reazioni?
“Il caldo determina variazioni dell’umore repentine, agitazione, nervosismo, specialmente in soggetti non in forma fisicamente, penso all’ obeso o a chi soffre di depressione e malattie cardiovascolari. Altri sintomi sono l’astenia, cioè la debolezza, la irritabilità, anche l’abbassamento della pressione corporea. Tutto è rallentato”.
Che consigli si sente di dare?
” Intanto di non prendere troppo caldo, poi di evitare per chi va al mare, esposizione esagerata al sole, ricordando che comunque i raggi passano dall’ ombrellone. Le ore giuste sono dalle otto alle undici e dalle 16 alle 19″.
Chi prende la pillola della pressione che deve fare?
“La regola è che con le alte temperature vada abbassata la dose, ma nessuna decisione sia presa individualmente, solo dietro visita e prescrizione del medico curante”.
Cambia l’appetito?
“Di solito cala e con il caldo si tende a mangiare di meno. In ogni caso buona norma con temperature elevate, è ridurre le porzioni, mangiando ovviamente tutto per chi sta bene. In particolare si abbondi di frutta e verdura che idratano. Va limitato il caffè e niente alcolici. Coloro che seguono terapie antidepressive farbbero bene a parlare e valutare dietro consiglio dello specialista. Altra cosa che sarebbe bene evitare: le tradizionali bevande zuccherine e si privilegino spremute di frutta fresca e centrifughe”.
Il caldo eccessivo influisce e come sul sonno?
“Ha la sua incidenza. Si dorme male e per questo è saggio usare il condizionatore, ma come deumidificatore, temperatura consigliata tra 24 e 25 gradi”.
Per chi è depresso meglio il mare o la montagna?
“La montagna. Il verde, i paesaggi, il fresco danno sollievo e distendono, molto più del mare e da medico consiglio la montagna, ma non elevata per chi soffre di alta pressione”.
Che altre reazioni determina il calore afoso?
“Un recente studio ha messo in relazione l’afa all’ aumento dei suicidi, un incremento specie nelle prime ore del mattino, intorno alle cinque o sei”.
Da neurologo che cosa pensa di santoni e strani profeti apparsi anche in Puglia che affermano di parlare a nome di Dio?
“Sono nella maggior parte dei casi paranoici lucidi che credono in quello che dicono e se ne fanno convinti. In alcuni caso sono banali mestatori, ma pericolosi per i deboli e le persone con scarsa personalità. Alcuni vivono sulle disgrazie degli altri, promettendo guarigioni. Sono ciarlatani che andrebbero fermati dalla legge. Sanno camuffarsi bene e dicono quello che certa gente ama sentirsi dire”.
BV
Pubblicato il 18 Giugno 2025