I dipendenti tirano la cinghia: niente premi a luglio. E forse nemmeno ad agosto …
“Non possiamo non raccogliere le legittime preoccupazioni dei dipendenti delle categorie A, B e C della Regione Puglia che potrebbero vedere venir meno i loro diritti contrattuali per la mancata erogazione del premio di produttività, generalmente versato a luglio per gli obiettivi raggiunti durante l’anno. La protesta si fonda sullo strano ritardo nella valutazione delle performance dei lavoratori, propedeutica al riconoscimento dell’indennità”, attacca a testa bassa l’ex assessore pugliese Nino Marmo, capogruppo di Forza Italia. Ritardi e mancato saldo dei premi stanno tenendo banco nei commenti del personale regionale di comparto, visto che la la fase delle valutazioni e relative pagelle agli stessi dipendenti da parte dei dirigenti non sia stata ancora conclusa e, con l’approssimarsi delle ferie, c’è il serio rischio di non riconoscere il premio prima di settembre o addirittura ottobre. Ecco perchè Marmo ha già chiesto agli uffici di competenza che si acceleri la procedura affinché tutto si svolga secondo quanto disposto dal contratto collettivo decentrato del personale e non si produca, così, un precedente poco lusinghiero e in danno a chi, col proprio lavoro, “concorre al buon andamento della pubblica amministrazione”. In effetti il premio produttività 2017 in saldo quest’anno doveva essere liquidato nella busta paga di luglio, ma tutto è saltato. Il Servizio Affari del Personale, rispondendo alle richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali, non ha fornito i necessari chiarimenti in grado di sciogliere gli ultimi nodi rimasti sul tappeto e niente via libera. Certo, è una procedura che impegna parecchio, per riconoscere il premio maturato dai dipendenti, che troveranno quanto spetta loro nella busta paga da stabilire. Il premio riconosciuto al personale del comparto enti locali rientra nel perimetro del ciclo delle “performance”, che mira a corrispondere ai dipendenti una retribuzione di produttività, la cui erogazione è basata su un sistema di misurazione e valutazione dei comportamenti professionali e organizzativi del personale stesso, con i relativi risultati. Attraverso questi meccanismi meritocratici vengono valutate dai dirigenti sia la ‘performance’ collettiva sia quella individuale, il cui fine ultimo è il miglioramento continuo del servizio prestato all’utenza. Tutto ciò in una cornice di verifiche e controlli, oltre che di sostenibilità finanziaria, che chiama in causa l’attività di diversi organismi e che lo stesso Ente monitora costantemente. Eppure i ritardi nel riconoscimento del premio di produttività ai dipendenti delle fasce A,B C e D si sono accumulati a catena nelle ultime settimane, lasciando nel vuoto parecchi progetti che impiegati e funzionari avevano preparato anche in famiglia con i proventi del premio. E adesso l’attesa si sta facendo spasmodica. Anche il consigliere Cosimo Borraccino è intervenuto sui premi incentivanti ai dipendenti regionali, partendo dalle sue considerazioni sulle “condizioni necessarie ma non sufficienti per amministrare bene essendo richieste, per l’attività svolta e per le condizioni della finanza, se non abilità manageriali, almeno capacità organizzative”. Per il consigliere di ‘Sinistra Italiana’ le notizie che circolano sono lacunose; pare ci sia una promessa per agosto ma pare anche, secondo voci di dipendenti che operano nei servizi, che agosto ha il cedolino stampato con luglio…ergo! Parrebbe una garbata istituzionale, quanto penosa, bugia. Messa al pari con i titoli sui giornali relativi alle consulenze per cui si spendono milioni di euro ed anche per cui si hanno ‘stoccate’ dai giudici contabili, fa male alle ‘pance’ di coloro che aspettano luglio per poter fare i conti in un bilancio familiare sotto stress. Quindi? Niente premio incentivante per errore amministrativo? Forse, ma ci si rende conto soltanto adesso, tra dirigenti che incassano premi a cinque zeri, avendo raggiungono sempre i loro obiettivi (ma come fanno, se le pratiche vanno spesso alla malora…) e capidipartimento strapagati pure loro? Perché non correre ai ripari prima?, si domanda infine il consigliere Mino Borraccino. Il quale, senza stare a pensarci troppo su, ha inviato considerazioni e interrogativi al Presidente della Giunta e all’Assessore al Personale, sperando che almeno loro richiamino chi evidentemente sta battendo un po’ troppo la fiacca, visto che il mese di luglio è in corso e agosto arriva ‘domani’. E non sarebbe giusto, né tanto meno equo un altro buco nell’acqua a spese di chi, in fondo, continua a tirare – ….nel bene e nel male – la carretta della burocrazia, alla Regione Puglia…
Francesco De Martino
Pubblicato il 11 Luglio 2018