Primo Piano

I dirigenti regionali? Tutti amici, compagni o sponsorizzati….

S’è trasformato in un vero e proprio caso politico, l’atto di denuncia del capogruppo regionale ‘Puglia Prima di Tutto’ Francesco Damone sull’antica e mai estirpata degli incarichi dirigenziali affidati ‘intuitu personae’. “L´attribuzione di incarichi di direzione di strutture di vertice o di ufficio ai dirigenti regionali viene decisa in base alla più bieca e disinvolta clientela, non a caso, infatti, le strutture dirigenziali di servizio sono dirette per lo più da dirigenti (di nuova nomina) “sponsorizzati” da esponenti politici della Giunta Vendola”, ha detto papale papale e senza tanti giri di parole il consigliere foggiano di Minoranza in via Capruzzi. Per dirla tutta secondo lui, da quando sulla tolda di comando regionale è piombato il prode Nichita Vendola, si continua ad assistere ad una “…indecorosa e volgare farsa allorquando, con fittizie sembianze di trasparenza, appare sul sito istituzionale “prima noi” l´ avviso di candidature rivolto a personale dirigenziale regionale , per la copertura di strutture dirigenziali di servizio che si rendono vacanti”. Selezioni fasulle, evidentemente già predeterminate, quelle che si svolgono negli assessorati e uffici regionali pugliesi, illudendo i dirigenti, che nel presentare la propria candidatura pensano di partecipare ad una selezione in base alle competenze professionali ed ai ‘curricula’. Per Damone, invece, si assiste a sistematici atti di clientela e di immoralità poiché prima ancora che venga pubblicato l´avviso di candidatura, già quell´incarico è stato destinato al dirigente Tizio o Caio, amico, parente o simpatizzante del politico di turno. La totale assenza di trasparenza e di correttezza nell´operato di questa Giunta Regionale è un dato acquisito che trova sistematicamente conferma anche nel caso in cui si verifica la necessità di conferire un incarico dirigenziale di vertice. Il malcostume nella Puglia cosiddetta migliore di Nichi Vendola non si limita all´assegnazione dell´incarico al dirigente amico, parente o simpatizzante, ma l´immoralità e la scorrettezza hanno un seguito quando subentra un´altra solerte pedina che si concretizza nel Nucleo di Valutazione dei dirigenti.
 MA A CHE SERVE IL NUCLEO DI VALUTAZIONE DEI DIRIGENTI?
 Questo nucleo composto da “un terzetto di esimi esperti” svolge la sua attività, lautamente compensata, a seguito di nomina e riconferma da parte della Giunta e quindi di essa diretta espressione politica. Il nucleo che non può smentire l´orientamento e le scelte politiche del proprio “datore di lavoro”, attraverso il giudizio di valutazione, conferma l´eccellenza di tali dirigenti, che essendo espressione della volontà politica, annualmente si vedono assegnare il massimo dei punteggi, secondo un criterio metodologico sibillino e non trasparente. Infatti, a conclusione dell’attività di valutazione, il nucleo non esprime giudizi di merito, ma si limita ad assegnare punteggi (come pagelle scolastiche) che sviluppati in cifre, si trasformano in compensi accessori economici che costituiscono l´indennità di risultato dei dirigenti, esorbitanti per alcuni, sempre i soliti guarda caso (si arriva a superare la cifra di 30 mila Euro) e mortificanti per altri che per quanto si adoperino a raggiungere risultati non saranno mai gratificati e giustamente valutati, perché il giudizio non deve essere funzionale a convalidare e giustificare ulteriormente la scelta politica. Il consigliere Damone va giù pesante. “”Senza che venga operata una seria ed onesta comparazione di merito tra tutti i dirigenti in servizio e senza che venga fornita la giusta conoscenza dell´esito della selezione, attraverso mezzi idonei e trasparenti, quei dirigenti fortemente politicizzati sono incaricati di dirigere strutture di vertice “importanti” perché devono essere funzionali al potere politico, e successivamente godono di ulteriori privilegi economici legati al risultato, tutto per essere conseguenti e coerenti con le scelte dei politici della Giunta Vendola””. E non è finita. Riguardo la cosiddetta “terzieta’” dei componenti del nucleo di valutazione ci sarebbe altro da dire: uno dei componenti è stato candidato in una recente competizione politica nel partito SEL di Vendola, mentre l´altro è stato nominato membro di commissione d´esame dell´ultimo concorso regionale per dirigenti- “”Sono notizie che si commentano da sole –sbotta il consigliere della Ppdt- e sono un macroscopico esempio di come viene inteso il concetto di……….imparzialità nella Regione di Nichi Vendola. Certo, bisogna anche dire che il malcostume in ordine all´assegnazione degli incarichi di dirigente di vertice solo ed esclusivamente a coloro che sono sostenuti da uno “sponsor” politico è antico come il cucco in Puglia, quando comandavano ancora socialistie  democristiani. Nessuno che abbia mai pensato di rivedere la designazione dei membri del nucleo di valutazione nella speranza, riflette Cecco Damone, che in futuro si possa verificare una migliore e maggiore obiettività nel valutare seriamente le competenze organizzative, la ‘performances’ ed i risultati conseguiti di dirigenti che rivendicano giudizi obiettivi. Ma anche una maggiore conoscenza delle strutture che dirigono sia al centro, che nelle sedi periferiche della Regione Puglia.
 
Francesco De Martino
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 9 Maggio 2011

Articoli Correlati

Back to top button