I dubbi di Longo in vista del Brescia
Scelta o coesistenza tra Benali e Maiello a centrocampo, tra Sibilli e Falletti sulla trequarti
Arrivati ormai a metà settimana, manca poco alla 15esima di giornata di campionato di Serie BKT che vedrà il Bari affrontare, presso lo stadio ‘Rigamonti’, il Brescia di mister Maran alle ore 15 di sabato 30 novembre. Un Brescia che, prima dell’ultimo pareggio a reti bianche contro le neopromosse vespe, si trovava a pari punti con i biancorossi, mentre attualmente la classifica mostra un Bari in leggero vantaggio sui lombardi di due lunghezze, 20 punti fronte ai 18 biancoazzurri. Un cammino altisonante quello dei bresciani fin qui, che hanno collezionato: 5 vittorie con Palermo, Südtirol, Frosinone, Cremonese e Sampdoria, 3 pareggi con Mantova, Spezia e Juve Stabia, e 6 sconfitte con Cittadella, Reggiana, Pisa, Sassuolo, Cesena e Cosenza. Una squadra che dimostra, ai punti, di giocarsela e rischiare per ottenere un risultato pieno, in un verso o nell’altro.
Nuovamente mister Moreno Longo si troverà ad affrontare delle scelte dettate da condizioni esterne. Partendo dalla difesa, il primo dubbio che potrebbe trasformarsi in certezza dipenderà dalle condizioni fisiche di Francesco Vicari. Il capitano che ha saltato le ultime due gare, Salernitana e Cittadella, sembra essere ancora in forse per il prossimo impegno in trasferta. Sostituito adeguatamente da Lorenco Šimić nel ruolo di centrale nella gara del gemellaggio tra le tifoserie di Salerno, il croato ha mostrato qualche incertezza in più nell’ultima prestazione contro i veneti, proprio in occasione del gol di Carissoni, in cui ha mancato la marcatura del terzino e ha anche occultato la visuale a Radunović che, in estremo ritardo, non è riuscito ad intuire il tiro calciato in porta.
Lo stesso Šimić, ai microfoni di Telebari, in occasione dello scorso speciale serale del TB Sport, ha raccontato di essere andato a dormire alle 4 di mattina dopo la gara con il Cittadella, preso dall’adrenalina e dagli episodi della partita, con la voglia di poter migliorare sempre di più se stesso. Ha ammesso di aver provato del rammarico per la rimonta, ma allo stesso tempo di essere contento per la vittoria e la classifica. Il centrale croato si è mostrato consapevole dei problemi riscontrati dalla squadra e della necessità di dover aumentare la concentrazione nel secondo tempo, di non abbassare i ritmi, per non lasciare spazi e per non consentire la possibilità di rimontare il risultato agli avversari, così come è successo in diverse occasioni o stava rischiando di accadere contro il Cittadella. Il difensore centrale ha dichiarato di essere ancora alla ricerca della sua migliore forma, dato che è stato fermo per due mesi e mezzo ed è alla seconda partita da titolare. Ha sottolineato come la prestazione di una singola partita non sia sufficiente per definire le qualità di un giocatore o di un gruppo, ma che l’aspetto fondamentale, sia individuale che di squadra, sia la continuità.
L’altro dilemma che affliggerà l’allenatore del Bari riguarderà nuovamente il centrocampo. Con il rientro di Ahmad Benali dalla squalifica, scontata nell’ultimo turno, e il super professor Maiello visto al suo posto siglare un 3-0 sensazionale, diventerà difficile capire a quale dei due giocatori Longo consegnerà la maglia da titolare. L’alternativa potrebbe essere quella di non voler fare a meno di entrambi i giocatori, le cui qualità tecniche e di leadership sono indiscutibili. In particolar modo il ritorno in campo da titolare di Maiello potrebbe essere motivato dalla ricerca dello spirito guida di un esperto che possa aiutare i nuovi innesti ed i giovani a calarsi nella giusta concentrazione per evitare di lasciare altri punti per strada.
Ciò che preoccupa maggiormente i biancorossi sono le condizioni del capocannoniere Kevin Lasagna. Proprio quando stava collezionando continuità di prestazioni e rendimento, con all’attivo 4 reti, due delle quali nelle ultime due partite, al 38’ della gara con il Cittadella l’attaccante ha richiesto il cambio per infortunio. Sottoposto alle analisi strumentali, una nota della SSC Bari ha escluso una possibile lesione. Resta però in osservazione, seguito da un percorso personalizzato ad intensità crescente che potrebbe mettere a rischio la sua presenza sul terreno del Rigamonti. In assenza di Lasagna, se Longo dovesse confermare il 3-4-1-2, il naturale sostituto potrebbe essere Favilli, così come accaduto in seguito alla sostituzione dell’ex azzurro, affiancando così un Novakovich prima punta. In alternativa ci sarebbe un altro ballottaggio. Con il recupero del fantasista uruguaiano, si ripresenta il dualismo Sibilli-Falletti. Il sudamericano ha recuperato da una lesione all’adduttore lungo della coscia destra che lo ha costretto ad uno stop di un mesetto. Nel mezzo ha recuperato anche Sibilli dal suo infortunio al muscolo semimembranoso della coscia destra, accumulando minutaggio e prestazioni. Per l’attaccante napoletano sono all’attivo tre assist e un gol realizzato su rigore. A Falletti manca ancora la realizzazione finale, ma nelle sue presenze è stato determinante con i calci piazzati trasformati in gol, due nello specifico, da Lella con il Mantova e da Pucino con il Cosenza. In occasione dell’ultima conferenza stampa di Giuseppe Sibilli, lo stesso ha ammesso che non esiste alcun tipo di rivalità con il fantasista uruguaiano e che sogna di poter giocare con lui. Se Longo prenderà in considerazione la possibilità di far giocare i due trequartisti, Sibilli e Falletti, alle spalle dell’unico terminale offensivo Novakovich, vorrà dire che il Bari cambierà abito, optando per il 3-4-2-1. Nell’arco dei 12 risultati positivi accumulati, in ogni caso, il tecnico torinese ha quasi sempre dimostrato di lasciare spazio alla continuità, sia nei moduli che negli interpreti, salvo indisponibilità. (ph. Tess Lapedota)
T.L.
Pubblicato il 28 Novembre 2024