Cronaca

I “fittiani” di Montecitorio abbandonano Forza Italia per il gruppo misto

 

Ora anche gli undici “fittiani” di Montecitorio sono ex-forzisti, essendo da ieri passati ufficialmente al Gruppo Misto della Camera, in attesa di aggregare altri deputati per poter raggiungere il numero minimo di 20 componenti e costituirsi quindi in gruppo autonomo. A distanza di quattro mesi dalla costituzione a Palazzo Madama del gruppo dei “Conservatori e Riformisti” anche alla Camera gli amici dell’eurodeputato pugliese Raffaele Fitto hanno deciso di abbandonare definitivamente Forza Italia, uscendo dal gruppo berlusconiano di Montecitorio, e rendersi così a tutti gli effetti portabandiera della nuova formazione politica di centrodestra nata dalla rottura dell’ex pupillo pugliese di Silvio Berlusconi con il leader carismatico di Fi, ovvero lo stesso Berlusconi. A dare l’annuncio dell’uscita dal gruppo di Fi alla Camera di ben 11 deputati è stato personalmente Fitto  che ha affermato: “E’ nata, con la richiesta inviata alla Presidenza della Camera, a seguito della decisione assunta insieme ai colleghi deputati, la componente Conservatori e Riformisti nell’ambito del Gruppo Misto, tappa di un percorso di crescita e aggregazione che proseguirà sul piano politico e su quello istituzionale”. Di detta componente ben sette deputati, alle politiche del 2013, sono stati eletti  nella lista pugliese del partito di Berlusconi, vale a dire Nuccio Altieri, Gianfranco Chiarelli, Nicola Ciracì, Massimo, Antonio Distaso, Benedetto Fucci, Roberto Marti e Rocco Palese. Quest’ultimo era fino a ieri addirittura il vice di Renato Brunetta che, come è noto, è il capogruppo di Fi a Montecitorio. Gli altri quattro deputati della neo formazione   dei Conservatori e Riformisti, pur essendo anch’essi ex berlusconiani, sono stati invece eletti in altre circoscrizioni regionali. E sono: Maurizio Bianconi, Daniele Capezzone, Massimo Corsaro e Cosimo Latronico. Quindi, i 2/3 della rappresentanza camerale del nuovo partito politico fondato da Fitto è costituita da deputati ex forzisti eletti in Puglia. Una situazione analoga, come si ricorderà, è presente nel neo gruppo dei Conservatori e Riformisti, costituitosi lo scorso luglio a Palazzo Madama, dove la maggioranza dei componenti del neo gruppo senatoriale è formata da eletti in Puglia nel listino del partito di Berlusconi. Alla Camera, come detto, i “fittiani” non hanno potuto ancora costituire un proprio gruppo autonomo, perché gli mancano ancora ben 9 deputati per raggiungere il numero sufficiente a potersi insediare, per cui gli undici onorevoli che hanno aderito al progetto politico di Fitto sono stati costretti ad entrare nel Gruppo Misto di cui attualmente è capogruppo un deputato pure pugliese, Pino Pisicchio, che però nel 2013 è stato eletto nella lista di “Centro democratico” e che sostiene quindi il governo Renzi. La speranza per i “fittiani” di Montecitorio è di potersi costituire quanto prima in gruppo autonomo, come è già avvenuto per i “Conservatori e Riformisti” di Palazzo Madama. Infatti, uno dei sette deputati pugliesi passati recentemente da Forza Italia al Gruppo Misto, Nuccio Altieri, con una nota ha enfaticamente dichiarato: “Oggi nasce formalmente la componente dei Conservatori e Riformisti alla Camera, ma presto diventeremo un Gruppo!” E, continuando, ha affermato: “Molti colleghi deputati di Forza Italia e di altri Gruppi sono pronti a unirsi a noi per creare un’alternativa liberale e moderna di centro-destra, lontana da foto nostalgiche del passato ed estremismi dannosi”. Però, ciò che sorprende della nota di Altieri è la parte finale della sua dichiarazione, in cui afferma: “Siamo pronti ad un dialogo serio e aperto con tutti, ma non in segrete stanze o con decisioni calate dall’alto a cominciare dalle prossime amministrative dove i candidati devono essere scelti con la nostra gente e non ad un tavolino sempre più ristretto”. Infatti, essendo noto che Altieri è uno degli uomini più fidati di Fitto, è possibile presumere che tale affermazione di apertura politica sia stata concordata con il leader dei Conservatori e Riformisti, al fine di lanciare un segnale anche a forze politiche di coalizione opposta a quella tradizionale di centrodestra, a cui evidentemente appartiene il nuovo partito di Fitto. Alla luce della recente uscita da Forza Italia degli 11 esponenti di CoR alla Camera è possibile che ben presto anche gli esponenti istituzionali a livello locale di tale nuova formazione politica abbandonino nelle rispettive assemblee di cui fanno parte il simbolo di Berlusconi, per passare al gruppo Misto lì dove non è possibile costituirsi in gruppo a sé per mancanza del numero minimo di componenti. E di certo se ne saprà di più in tal senso dopo l’assemblea provinciale che i Conservatori e Riformisti di Terra di Bari avranno nel pomeriggio di venerdì nel capoluogo pugliese, alla presenza di deputati e senatori locali, oltre che del leader Fitto. Infatti, secondo qualche addetto ai lavori, qualche novità nella linea politica e nella strategia  di questo nuovo partito potrebbe essere resa proprio nel corso dei lavori dell’assemblea barese.       

Giuseppe Palella


Pubblicato il 20 Novembre 2015

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