Cultura e Spettacoli

I giganti sullo spartito

Quant’è curioso il destino dei grandi personaggi. Si sarebbe ricordata la Storia di quello spirito singolare che fu Rablais senza l’aneddoto del ‘quarto d’ora’ o il ‘Gargantua e Pantagruel’? Ancora più curioso è il destino dei capolavori della letteratura’. Tornando a Rablais, chi non conosce il contenuto dell’opera sua più famosa? Eppure pochissimi ne hanno letto un solo passo, paghi nei giorni di grandeur del nozionismo di mandare a memoria date e riassunti. Perciò ci ha fatto piacere martedì scorso, a Villa Romanazzi Carducci, ascoltare dalla voce di Marco Balliani passi significativi di quel vasto corpus letterario. Piacere doppio, poi, giacché la lettura scenica aveva per sottofondo musica ad hoc. Prima di ieri non avremmo saputo immaginare musica ad hoc per il ‘Gargantua e Pantagruel’, dal momento che l’opera, a quanto ci risulta, non è mai divenuta spunto per un film, un’opera teatrale o anche un semplice cartone animato. Per cui bene ha fatto il Direttivo del Collegium Musicum che per l’ultimo appuntamento della XVI stagione ha scelto un’opera pressoché ignota di Jean Françaix, musicista transalpino contemporaneo e scomparso di recente. ‘Les inestimables chroniques du bon gèant Gargantua’ (1971), tre sere fa in prima esecuzione italiana, è suite per voce recitante e orchestra d’archi dove  l’Autore, questo ‘borghese decadente e compositore di musica tonale’ studia di restituire al suo ‘originale sentire’ l’opera di quel ‘ragionatore sottile’ che fu Rablais. Una partitura ariosa e mutevole, fresca e modernissima, un po’ inafferrabile, sottilmente derisoria. Un piacevole tessuto musicale durato un’oretta ed intessuto con sobrio entusiasmo dagli orchestrali del Maestro Marrone. Su questo ordito Balliani ha lavorato con grande senso del tempo ed adeguata cifra interpretativa. Platea soddisfatta e grandi applausi al termine (ma niente bis). Archiviata una stagione gloriosa, il Collegium Musicum si appresta a inaugurarne un’altra che si annuncia non meno ‘croccante’. Grande attesa per la ‘prima’ di martedì 15 novembre. A salire sul palco di Sala Europa a Villa Romanazzi Carducci (addio buon vecchio Santa Lucia, precluso da intrighi di palazzo), Elio Pandolfi che su musiche di Fiorenzo Carpi leggerà le avventure di Pinoccchio. Più che mai popolari i prezzi : 10/15 euro l’ingresso, 50/70 euro l’abbonamento. Di più non si può chiedere a chi con passione e senza venalità si adopera affinché la musica di qualità non muoia. Dunque, auguri alla XVII stagione, che tuttavia preferiremmo vedere insieme alle prossime ‘deportate’ nelle scuole. Ne perderà in qualità il suono (hanno l’impudenza di chiamarli auditorium questi ‘contenitori’ anti acustici), ne guadagnerà il futuro di una  gioventù culturalmente violentata. Se non si tira su una nuova leva di appassionati, un Françaix, per esempio, è destinato all’oblio senza rimedio.
italointeresse@alice.it


Pubblicato il 28 Ottobre 2011

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