Cronaca

I giovani laureati in ingegneria si misurano sul fotovoltaico

Si è appena conclusa la prima edizione del Concorso di idee, proposto dallo IACP, Istituto autonomo Case Popolari di Bari, che ha istituito la Borsa di Studio dedicata alla memoria della Dottoressa Daniela De Santis, dirigente amministrativo dell’Ente, prematuramente scomparsa. Al Concorso, rivolto ai giovani architetti ed ingegneri, sono pervenute 14 proposte progettuali, giudicate tutte meritevoli. Obiettivo principale, quello della riqualificazione energetica di edifici residenziali nel quartiere di Japigia, tramite la realizzazione di impianti fotovoltaici  integrati, sulla base di alcuni principi cardini, come la qualità architettonica, la sostenibilità e l’efficienza energetica, la fattibilità e l’economicità del progetto. I tre progetti vincitori  hanno ottenuto una borsa di studio di 5 mila euro e il primo tra questi sarà realizzato concretamente con un investimento di 1 milione di euro. A presiedere alla premiazione anche don Ciccio Savino, Presidente della fondazione SS. Medici di Bitonto, che con grande commozione ha ricordato una sua grande amica, Daniela De Santis e che, successivamente, ha illustrato il progetto “Un tetto per tutti”, iniziativa che si pone l’obiettivo di tutelare e difendere i diritti dei meno fortunati. Dalle proposte giunte, sono emersi l’entusiasmo con cui il tema è stato sentito e sviluppato  e la volontà di offrire un reale contributo all’iniziativa lanciata dallo IACP di Bari, come confermato dalle parole del Presidente dell’Ordine degli architetti, Vincenzo Sinisi, il quale ha  anche sostenuto che “in Italia, nel settore edile, c’è una forte crisi, ma è possibile uscirne, attraverso iniziative come questa. Il fotovoltaico sta cambiando il nostro modo di lavorare e per mezzo dell’innovazione e della sostenibilità, è possibile migliorare il nostro territorio”. Attraverso l’energia sostenibile è possibile, dunque, riqualificare il territorio, migliorando anche le zone marginali, ma “per far sì che ciò possa realizzarsi, è indispensabile che vi sia una collaborazione tra le politiche energetiche e quelle ambientali, al fine di creare uno sviluppo integrato, tenendo sempre presente le caratteristiche del territorio e coinvolgendo i residenti”, ha chiosato il prof. Nicola Martinelli, Prorettore del Politecnico di Bari. Poi, è stata la volta dell’avvocato Giuseppe Trisorio Liuzzi, che ha illustrato gli aspetti giuridici delle energie rinnovabili, sostenendo entusiasta che la Puglia è una delle prime regioni, impegnata in questo settore, infatti “dopo il decreto del 10 settembre 2010, già nel mese di dicembre dello stesso anno, la Regione Puglia ha assunto le linee guida espresse dallo Stato all’interno del decreto stesso, correndo molto più velocemente rispetto alle altre regioni italiane. L’adozione delle suddette  linee guida ha portato la Puglia, nel corso di quest’anno, all’installazione di numerosi impianti fotovoltaici, che sfruttano un’energia alternativa, nel rispetto non solo della legge, ma anche dell’ambiente e del territorio”. Ultimo intervento della conferenza stampa, tenutasi presso l’Ordine degli Architetti, quello dell’Assessore all’Urbanistica, Elio Sannicandro che ha sostenuto l’importanza, da parte del Comune di Bari, di saper interpretare quello che accade nel mondo della ricerca, “quest’iniziativa della Borsa di studio, è interessante per due motivi, da una parte perché coinvolge i giovani, che rappresentano il futuro e dall’altra perché riguarda la ricerca, essenziale per lo sviluppo. Il cambiamento è appena iniziato – ha proseguito l’Assessore Sannicandro – e in questo contesto, il Comune di Bari, sta tentando di creare una sinergia con la Regione Puglia, per quanto concerne le politiche energetiche, al fine di migliorare la qualità della vita del cittadino pugliese”. Si è passati poi, alla premiazione dei tre vincitori, al primo posto si è classificato l’Architetto Flavio Patino, al secondo l’Architetto Alessandro Cariello e al terzo, l’Architetto Raffaella Maggiore, che si sono distinti non solo per l’originalità del progetto, ma anche per un risultato che è apparso risolutivo sotto molteplici aspetti. La caratteristica principale dei tre progetti vincitori è stato l’aspetto innovativo, che non contrasta affatto con il rispetto per l’ambiente e con l’enorme attenzione posta sul mantenimento e la riqualificazione degli spazi a verde. Ora, si pensa già alla seconda edizione del concorso, il cui tema verterà su una proposta progettuale di edilizia passiva, con l’ideazione di una cosiddetta “casa passiva”, un’abitazione che assicura il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento convenzionale, ossia caldaia e termosifoni o sistemi analoghi. Questa seconda edizione sarà patrocinata dall’Associazione Italiana Donne Ingegneri e Architetti, fondata a Torino nel 1957 e costituitasi anche a Bari nel 2007.
Nicole Cascione
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 2 Luglio 2011

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