Cronaca

I grillini gli fanno da “promemoria” ed Emiliano si dimette da assessore fantasma a San Severo

Le critiche dei neo consiglieri regionali del ‘Movimento 5 Stelle’ al neo governatore Michele Emiliano non si placano. Anzi, continuano ed ogni volta toccano temi diversi. E, dopo il duro attacco per le nomine ‘facili elargite’ ad amici e fidanzata a spese dei contribuenti pugliesi, le ulteriori critiche dei penta stellati ad Emiliano riguardano la sua doppia veste di presidente della Regione ed assessore alla Legalità al Comune di San Severo. Incarico, quest’ultimo, che secondo il sindaco del Comune del Tavoliere, Francesco Miglio, potrebbe essere ancora mantenuto da Emiliano per qualche tempo, ma che invece, per la neo eletta foggiana del M5S in consiglio regionale, Rosa Barone, è palesemente incompatibile con la carica di presidente della Regione. Infatti Barone, dopo aver criticato Emiliano per la sua scarsa presenza e lo scarso senso di responsabilità con il quale ha gestito il delicato incarico di responsabile alla Sicurezza della giunta Miglio, rileva un “aspetto” a suo dire “ importantissimo” della questione, riguardante una paventata incompatibilità tra una carica elettiva alla Regione e quella di assessore. La rappresentante foggiana dei ‘5 Stelle’ nel polemico comunicato contro Emiliano rileva che la legge del 7 Aprile 2014 n.56, ripresa anche nello statuto della Regione Puglia, prevede incompatibilità tra una carica elettiva in Regione e quella di sindaco o assessore di uno dei Comuni della regione stessa. “È palese quindi – ha dichiarato nella nota la consigliera foggiana del M5S – che Emiliano dovrà rinunciare all’assessorato di San Severo per non creare una incompatibilità con la sua nuova carica da governatore della Regione Puglia, di fatto avendo sfruttato la sua entrata in giunta come assessore per ottenere l’aspettativa, un atteggiamento poco rispettoso verso i cittadini sanseveresi che meritavano sicuramente tutt’altra attenzione, e non un assessore assenteista impegnato nella sua scalata alla Regione.” Ad onor di cronaca, nel comunicato di critica ad Emiliano per la sua presenza al Comune di San Severo, i “5 Stelle” hanno ricordato che nella cittadina dauna “solo nello scorso mese (ndr – di giugno) decine di attività sono state sotto assedio della criminalità organizzata. Bombe ed ordigni esplosivi come ricatto ai commercianti che hanno fatto presupporre che siamo di fronte ad atti delinquenziali diversificati che non hanno più l’unico scopo di colpire l’esercizio o la persona specifica, ma indurre pericolo anche nella cittadinanza, come la bomba di Via Ergizio del 10 giugno scorso. Un ordigno preparato con chiodi e bulloni di vario tipo che nella deflagrazione ha danneggiato immobili, vetrine di negozi e auto presenti nella via”. Infatti, la neo consigliera foggiana del M5S, sempre in polemica con Emiliano, ed in particolare per il modo con cui ha ricoperto per un anno la veste di assessore alla Legalità a San Severo, in premessa aveva dichiarato: “Oggi, dati alla mano il Comune di San Severo è tra i più martoriati dal fenomeno del racket e dell’estorsione e avrebbe avuto bisogno nel territorio non di un assessore fantasma, ma di un amministratore ‘alla pubblica sicurezza’ che avrebbe potuto contenere i numeri di tale emergenza, con una costante presenza nel Comune e con azioni forti che cercassero di prevenire il fenomeno delinquenziale.” E, partendo da tale constatazione, Barone ha concluso poi il suo ragionamento, ed anche il comunicato, rivolgendosi direttamente al neo governatore pugliese con una domanda: “A oggi chiediamo conto ad Emiliano del suo incarico da assessore ed in che modo abbia cercato di prevenire i numeri di tale emergenza sicurezza, e soprattutto ci chiediamo che ne sarà del suo assessorato?”, seguita da una considerazione finale: “Se non sente di aver solamente sfruttato la poltrona offertagli da Miglio come ponte alla sua elezione a Presidente della Regione.” Infatti, a detta di molti oppositori, la decisione di un anno fa dell’ex Primo cittadino barese di farsi nominare assessore a titolo gratuito al Comune di San Severo, (ma che in realtà proprio senza costi non lo era, visto che Emiliano comunque costava oltre 4mila Euro mensili alle casse del Comune dauno per i contributi previdenziali versatigli come magistrato fuori ruolo per incarico amministrativo pubblico) fu “semplicemente una scelta di comodo per non tornare a vestire i panni di magistrato. Difatti Emiliano, dalla scadenza del suo mandato da sindaco di Bari fino alla sua incoronazione a presidente della Regione Puglia, ha ricevuto un posto in giunta nella cittadina della provincia di Foggia, grazie al quale è rimasto in aspettativa da magistrato ed ha continuato a far politica da segretario pugliese del Pd, per organizzare a tempo pieno, da prima, la sua campagna elettorale alle primarie e, poi, quella alle secondarie di fine maggio scorso. La risposta di Emiliano alla richiesta del M5S di dimettersi per incompatibilità da assessore “fantasma” del Comune di San Severo? “E’ una cosa ovvia. Finché rimangono nell’ovvio a me vanno benissimo” è stato il commento secco del neo governatore pugliese ai cronisti che gli hanno evidenziato le critiche dei “5 Stelle” sul caso. E non a caso, subito dopo, è giunta anche notizia che Emiliano si è dimesso dall’incarico conferitogli dal sindaco di San Severo il 23 giugno dello scorso anno. Incarico di cui Emiliano forse si era pure dimenticato visto che, essendo “ovvio” l’incompatibilità con la carica di presidente della Regione, è stato necessario che gli fosse ricordato dalla neo consigliera penta stellata foggiana, Barone, per dimettersi, con una settimana di ritardo, da assessore comunale di San Severo, essendo presidente della Regione in carica già da venerdì della scorsa settimana. 

Giuseppe Palella

 

 

  

 


Pubblicato il 4 Luglio 2015

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