I leghisti pugliesi non vogliono Ncd, Cramarossa: “Ce ne faremo una ragione”
L’appendice meridionale della Lega Nord, che al Sud si chiama “Noi con Salvini”, ha celebrato in Puglia il suo primo congresso regionale ed, a conti fatti, è già un successo. Infatti, i pugliesi che hanno chiesto la tessera al movimento politico emanazione della Lega Nord sono circa 600, mentre oltre 300 sono coloro che hanno aderito on-line al partito di centrodestra che fa capo al segretario nazionale leghista Matteo Salvini. Numeri, questi, che per una formazione politica ancora in fase embrionale in Puglia sono sicuramente un successo e, quindi, di buon auspicio, se si considera che questa neo realtà politica territoriale nella nostra regione, come ha dichiarato il responsabile pugliese Rossano Sasso, è presente con proprie sedi in appena una ventina di Comuni e che l’unico rappresentante istituzionale conquistato alle amministrative dello scorso maggio, con il simbolo “Noi con Salvini”, è stato eletto ad Andria (Bat), dove Stefania Alita, di anni 24 anni, rappresenta l’anima leghista della maggioranza di centrodestra che sostiene il sindaco Nicola Giorgino, oltre che essere la più giovane consigliera comunale d’Italia attualmente in carica. Al congresso dei “salviniani” pugliesi, svoltosi qualche giorno fa a Bari, ha partecipato il responsabile nazionale del movimento, il deputato Angelo Attaguile, un siciliano puro sangue (eletto però al nord nelle fila del Carroccio) che è stato designato dal segretario nazionale della Lega per seguire l’attività organizzativa nelle regioni del Sud del movimento politico che porta il proprio nome. Infatti, come è noto, il partito di cui è segretario Salvini nelle regioni del nord continua a chiamarsi ancora “Lega”, mentre nelle regioni del centro-sud ha assunto un diverso nome e simbolo, “Noi con Salvini” per l’appunto, che, stante a quanto preannunciato nel corso del congresso pugliese, entro la primavera del prossimo anno dovrebbe confluire insieme alla “Lega Nord” in un nuovo soggetto politico, che a livello nazionale avrà un unico nome e simbolo, chiamato “Lega dei Popoli”. Il segretario pugliese di “Noi con Salvini” ha pure preannunciato che, “dopo la fase di spontaneismo” organizzativo ed elettorale suscitato dall’entusiasmo verso le tesi politiche del segretario della Lega Nord che in Puglia alle scorse regionali di fine maggio ha visto il simbolo del movimento “pro Salvini” ottenere un discreto risultato elettorale nella coalizione di centrodestra che sosteneva insieme a Forza Italia la candidatura di Adriana Poli Bortone a presidente della Regione, alle amministrative del prossimo anno l’obiettivo dei seguaci pugliesi di Salvini è quello di una maggiore radicazione del movimento sul territorio. Obiettivo – ha spiegato Sasso – che sarà raggiunto con “la presentazione di liste forti in tutti i Comuni pugliesi chiamati al voto per le amministrative, compresi nostri candidati sindaci da definire in accordo con la coalizione di centrodestra”, alla quale i “salviniani” pugliesi hanno già chiesto e ottenuto che fosse espulso dalla coalizione il partito di Angelino Alfano, ovvero il Nuovo Centrodestra, con cui – come è pure noto – c’è un dissenso profondo non tanto e non solo a livello pugliese, ma nazionale. Veto, quello dei filo leghisti pugliesi, che ha infatti prontamente suscitato la reazione e risposta del segretario provinciale barese del Ncd, Giuseppe Cramarossa, che con una nota lamenta: “da mesi siamo vittime incredule di attacchi inutili e privi di qualsivoglia senso logico e politico da parte delle Lega e, a livello locale, di quelli di Noi con Salvini. Con un’attenta ricercatezza solo nell’eliminare e annullare ogni tipo di improbabile collaborazione, data la distanza siderale nell’approccio di alcune problematiche”. E, di seguito, rileva: “Non Ap-Ncd, ma altri hanno messo in atto una linea il cui fulcro è l’offesa personale ai nostri esponenti di governo e rappresentanti nelle Regioni e negli enti locali. Si nasconde la verità, per chissà quali reconditi obiettivi. La verità, forse scomoda, che i ministri di Ap-Ncd stanno facendo benissimo il proprio dovere e che gli amministratori locali sono tra i più apprezzati dalle comunità. E invece siamo costretti a subire offese e manifestazioni avverse di continuo, solo per la nostra scelta di responsabilità nei confronti del Paese e dei suoi elettori. Ed è solo questa che ci guida e che ci convince sempre di più ad andare avanti”. Il segretario degli “alfaniani” baresi tira poi le conclusione del ragionamento e, con riferimento alla pregiudiziale manifestata anche dai filo leghisti pugliesi nei confronti del Ncd per le prossime amministrative, ironicamente afferma: “Se la Lega e la sua esile protuberanza del Sud non ci vogliono, insomma, ce ne faremo una ragione, certi che se il buon giorno si vede dal mattino (ovvero dal primo raduno di Bari), siamo di fronte all’ennesima meteora di cui nessuno tra un po’ avrà ricordo”. Meteora, quella dei filo leghisti locali, che però – secondo qualche addetto ai lavori – nei sondaggi in alcuni Comuni pugliesi chiamati al voto nella primavera del 2016 sarebbe attualmente leggermente sopra il partito di Alfano, se questo andasse in alleanza con il centrosinistra. Quindi, a voler considerare lo stesso metro di paragone utilizzato nelle previsioni di Cramarossa, saremmo di fronte ad un probabile “meteorite” che contende la scena politica ad una altrettanto probabile “meteora”. Però, per saperlo con certezza, occorrerà attendere le elezioni.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 4 Dicembre 2015