Cronaca

I medici scendono in trincea per difendere il Servizio Sanitario Nazionalev

Se alla Regione in questi giorni l’argomento all’ordine del giorno sono le giravolte post-elezioni degli assessori coordinate dal ‘grand-commis’ Nichi Vendola, le questioni vere e prioritarie restano quelle legate alla gestione del settore sanità. E infatti, nell’ambito più generale di una grave crisi economica e sociale nazionale, che sta portando a drastici ridimensionamenti sul versante dell’assistenza sanitaria e della tutela del fondamentale diritto alla salute, la Puglia nonostante antichi impegni e promesse, continua a scontare < ataviche carenze strutturali ed una più recente inadeguatezza sul piano programmatico e gestionale>. come ripetono medici ed odontoiatri della Puglia. In molte zone della Regione non è più possibile, per la drastica riduzione dei posti letto e del personale, assicurare la continuità assistenziale e una adeguata assistenza. Il mancato potenziamento delle cure territoriali sta determinando un improprio accesso ai pronto soccorso ed il ricorso all’assistenza privata, con costi a carico del cittadino, a causa delle

lunghe liste d’attesa e per la mancata attivazione dei servizi territoriali. E come non bastasse, negli ultimi mesi ci sono da parte del Governo Regionale gravi e preoccupanti segnali di distacco dai bisogni assistenziali dei cittadini, una riduzione dei livelli di tutela dei diritti dei lavoratori ( gravide, immigrati, obiettori di coscienza), ed una inversione di tendenza del diritto dei cittadini e degli operatori a partecipare alle scelte di politica sanitaria. Attenzione, a far riaffiorare questo doloroso elenco di cose che non vanno sono i medici pugliesi dei quali s’è fatto portavoce l’ordine professionale, rendendo ancora più amaro il messaggio per Vendola. Che in particolare s’è reso colpevole della <…netta chiusura al confronto con la professione medica, nelle sue organizzazioni sindacali e ordinistiche. La conseguenza è sotto gli occhi di tutti, e la Sanità regionale oramai non riesce a garantire i livelli essenziali di assistenza, al punto che anche il più grande ospedale di Puglia, il Policlinico di Bari, deve chiudere numerosi reparti per la carenza di personale>. Per fortuna, come dicono loro stessi senza se e senza ma, i medici pugliesi non si rassegnano al fallimento del loro Servizio Sanitario Regionale. Per questa ragione gli Ordini provinciali dei Medici e degli Odontoiatri pugliesi e le Organizzazioni Sindacali dei medici dipendenti, convenzionati, accreditati, e i rappresentanti dei liberi professionisti hanno deciso di istituire presso l’Ordine dei medici di Bari la Conferenza Permanente Regionale della Professione Medica ed Odontoiatrica. Nel corso dell’assemblea istitutiva, tenutasi lunedì scorso presso l’Ordine dei medici dello stesso capoluogo, sono stati definiti i compiti e gli

obiettivi della Conferenza. Perciò compito del neonato organismo è fungere da Osservatorio permanente sulla professione medica e luogo di incontro e di coordinamento con le altre professioni sanitarie. La Conferenza Permanente Regionale si propone come organismo di confronto della professione medica con il con il Governo regionale sulle politiche sanitarie di tutela dei diritti costituzionali della salute dei cittadini e della dignità della professione medica. E per far capire che fanno sul serio, i nostri camici bianchi puntano i loro primi paletti: fondamentale per i medici pugliesi la difesa del Servizio Sanitario Nazionale; la salvaguardia della professione medica e delle professioni sanitarie; la promozione della partecipazione dei cittadini alle scelte di politica sanitaria; la tutela dei diritti e delle prerogative sindacali. La conferenza ha nominato quale suo portavoce il Dott. Emanuele Vinci, Presidente dell’Ordine dei Medici di Brindisi e ha affidato al Presidente dell’Ordine di Bari dott. Filippo Anelli il compito di convocare e di moderare gli incontri del

nuovo organismo. Vinci, a nome dell’intera professione medica pugliese, è stato incaricato di avviare un confronto con il Governo regionale e con il Presidente Vendola al fine di consentire il rilancio del Servizio Sanitario Regionale: <>. Sembra uno dei soliti, abusatissimi slogan delle ultime campagne elettorali per occupare le poltrone più alte di via Capruszzi, ma i medici pugliesi smentiscono categoricamente. E si preparano a ‘tampinare’ passo passo quest’ultimo scorcio di governo Vendola sui temi bollenti del settore medico-sanitario per la tutela della salute.

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 15 Marzo 2013

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