“I nostri prodotti rischiano di non esser più competitivi”
“I nostri prodotti rischiano di non esser più competitivi e così uscire dal mercato”: lo dice in questa intervista al nostro giornale il direttore regionale della Coldiretti, dottor Pietro Piccioni, a proposito del momento che attraversa la nostra agricoltura.
Dottor Piccioni, come sta la nostra agricoltura?
“Già eravamo in crisi prima del conflitto, adesso è ancora peggio tra aumento dei costi dell’energia, del gasolio e della guerra Russia Ucraina che si fa sentire, eccome se si fa sentire”.
Che cosa incide maggiormente?
“I costi dell’ energia, non ci sono dubbi. Faccio un esempio, i concimi sono saliti del 140 per cento, non uno scherzo. Segnalo la triplicazione del costo del mais che serve ai nostri allevatori e questo ha ripercussioni sul costo del latte alla stalla. Chi ha le celle frigorifere nelle aziende agricole subisce un salasso non da poco, di questo si parla scarsamente. In questo modo per le primizie i nostri prodotti in sede di esportazione rischiano di non essere più competitivi e di uscire dal mercato”.
Sanzioni alla Russia, che cosa ne pensa?
“Non entro naturalmente nel campo delle scelte politiche che non mi competono, cerco di esaminare quello che è accaduto. Intanto vedo allo stato un futuro molto incerto per i nostri prodotti, questo sanzioni a parte. In quanto all’export verso la Russia dobbiamo riconoscere che è un mercato molto importante per i nostri prodotti specialmente per vino, olio e prodotti della campagna, ortofrutta in genere. Nell’ immediato abbiamo un blocco e si sente. In più rischiamo un’altra conseguenza”.
Quale?
“La Russia per approvvigionarsi dovrà dirigersi verso altri mercati e così rischiamo seriamente di perdere una fetta molto buona di mercato che poco alla volta con pazienza avevamo conquistato. In sostanza se le sanzioni colpiscono la Russia, di riflesso si ripercuotono su di noi e sui nostri prodotti”.
Che cosa chiedete al governo?
” Misure immediate, le paragono a farmaci salvavita. In attesa di interventi strutturali, penso ad un piano energetico, bisogna subito avere interventi nella defiscalizzazione e sostegni concreti alle imprese agricole. In caso contrario molte imprese sono al limite del collasso”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 17 Marzo 2022