“I nuovi municipi? Solo scatole vuote, intervenga il Prefetto”
Dichiarare nullo il Bilancio approvato in consiglio comunale in quanto <<…non rispetta nella forma e nella sostanza le regole del Decentramento>>, per cui, di fatto, si è consegnato ai presidenti e consiglieri eletti nei municipi baresi, vere e proprie scatole vuote senza alcuna autonomia politica e gestionale. Ed allora, si chiedono il presidente e vicepresidente del Comitato di quartiere Carrassi Leonardo Scorza e Vincenzo Madetti, a che servono i nuovi piccoli comuni baresi che hanno preso il posto delle vecchie nove circoscrizioni, anch’esse carrozzoni buoni per sperperare pubblico denaro? Meglio ritirarli dalla circolazione, piuttosto che continuare a succhiare fondi in gettoni su gettoni per inutili sedute consigliari. Scorza è stato presidente della Sesta Circoscrizione e conosce bene la politica sul Decentramento, da sempre “Bella addormentata” che nessuno nei fatti ha provveduto a risvegliare a partire dalle giunte Giunte Di Cagno Abbrescia che si sono succedute dal 1994 al 2004, alla prima illusoria consiliatura Emiliano, dove si provvide nel 2006 ad approvare un nuovo Regolamento sul Decentramento sulla scorta di una precisa indicazione del Prefetto di Bari, il quale in caso di mancato recepimento aveva predisposto il Commissariamento; dal 2006 al 2008 finalmente ci si rese conto della necessità di attivare le Procedure di Bilancio partecipato, di procedere all’assunzione di 9 Geometri nelle Circoscrizioni, di indire le Giunte Territoriali con la presenza del Sindaco e degli Assessori ecc. Ma già dalla metà 2008 tale accelerazione si andò volutamente esaurendo sino ad arrivare al 2009, anno delle elezioni comunali, che di fatto congelò definitivamente il processo avviatosi. Dal 2009 al 2014 praticamente non si parlò più di decentramento, ad eccezione del procedimento Amministrativo per la ridefinizione dei futuri Municipi e conseguente Nuovo Regolamento. <
Francesco De Martino
Pubblicato il 15 Luglio 2016