Cronaca

I palazzi di Bari, la minaccia silente

La crisi persiste e la gente sempre meno è disposta a mettere mano alla tasca. Più che risparmiare, si omettono pagamenti dovuti, si cancellano ragioni di spesa, si procrastinano decisioni onerose. Quest’ultimo atteggiamento è tra i più deleteri, spesso avendo per oggetto un bene prezioso come la casa. Camminando per Bari non sfugge lo stato di degrado in cui versano taluni immobili, senza fare differenza se risalenti ai giorni di Murat o all’ultimo dopoguerra. Ogni tanto si vedono palazzi transennati e avvolti dai ponteggi ; si tratta di eccezioni, di lavori pianificati quando nessuno immaginava la piega che le cose avrebbero preso, di impegni ai quali di malavoglia proprietari fanno onore. Più facilmente ci si può imbattere in edifici dove la messa in sicurezza si è limitata all’asportazione delle parti pericolanti ; l’effetto è quello di una costruzione uscita in piedi dallo scoppio di una granata. Per le ditte che vivono di ristrutturazioni e di ripristino di facciate e lastrici solari di proprietà condominiale si annunciano tempi grami. Il fabbricato perde qualche pezzo, l’umido gonfia gli intonaci? Adesso il condomino comincia a fare spallucce. E la decisione viene rinviata. Intanto, implacabili,  gli agenti atmosferici insistono nella loro opera di distruzione. Fra uno, due anni gli interventi potrebbero costare tre, quattro  volte tanto. Ma non è solo una questione di cornicioni che si staccano e di intonaci che si sollevano da soli. All’interno gira anche peggio. E per ‘interno’ non intendiamo scale e androni. Esiste un aspetto invisibile delle esigenze di un caseggiato. In quanti palazzi a Bari non si provvede alla pulizia del serbatoio dell’autoclave. Allo stesso modo si trascura di sostituire le corde usurate degli ascensori o di rinnovare il contratto di assicurazione contro la responsabilità civile per danni a terzi. Anche peggio vanno le cose nei singoli appartamenti : Lì l’impianto elettrico, vecchio di quarant’anni, è privo del salva-vite ; là la caldaia non viene sottoposta alla periodica revisione ; e nei garage gli estintori, ove non manchino del tutto, sono scarichi… Si vivacchia confidando in Madonne e Santi. Lo stato di salute di una costruzione è faccenda che va oltre le beghe di vicini impoveriti dalla crisi e perciò più inerti del solito. Al di là degli interessi dei condomini ci sono pure quelli di chi transita per strada e sui marciapiedi, nonché di tutte le persone che, pur estranee alla proprietà, hanno titolo per mettervi piede (parenti, amici, fornitori, operai, rappresentanti istituzionali…). In soldoni, un fabbricato su dieci rappresenta una minaccia silenziosa alla pubblica incolumità. E invece apriamo gli occhi solo davanti alle macerie dei pochissimi palazzi venuti giù o a vistose minacce di crollo (crepe, scricchiolii…). Il concetto di sicurezza a proposito di fabbricati non può dirsi esaurito nell’originario nulla-osta di Vigili del Fuoco e Ufficio Tecnico Comunale.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 26 Aprile 2013

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