I pentastellati pugliesi chiedono a Emiliano una verifica programmatica
Il M5S pugliese, dopo i risultati elettorali non entusiasmanti delle amministrative di domenica scorsa nella nostra regione, in vista delle prossime elezioni politiche cerca di correre ai ripari. Infatti, a preoccupare i vertici pugliesi del Movimento grillino sono forse proprio le possibili conseguenze a cui andrebbe incontro il partito guidato da Giuseppe Conte in Puglia alla luce dei dati emersi lunedì scorso dalle urne. Conseguenze che, non è difficile immaginare, consisteranno quasi sicuramente in un potere di contrattazione ridotto al minimo nel “capo largo” del centrosinistra prospettato a livello nazionale dal segretario del Pd, Enrico Letta, e concordato con l’attuale leader dei pentastellati, l’ex premier Conte, oltre che con alcuni rappresentati delle altre sigle politiche minori del centrosinistra. Il timore maggiore, evidentemente, è quello che in Puglia, qualora la legge elettorale per il Parlamento resti invariata, il Pd possa fare la parte del leone nella spartizione delle candidature nei collegi camerali e senatoriali del maggioritario. E, quindi, che anche alcuni parlamentari grillini pugliesi che ritengono forse di poter ritornare a Montecitorio, od a Palazzo Madama alle prossime elezione, grazie al paventato accordo di campo largo con i dem, difficilmente in Puglia potrebbero essere accontentati con una candidatura in uno dei collegi maggioritari sicuri senza entrare in collisione con altri pretendenti del Pd in primis o di altre sigle tradizionali del centrosinistra nazionale, come ad esempio Sinistra italiana, che alle recenti amministrative, nelle grandi realtà dove era presente sulla scheda elettorale, ha registrato risultati nettamente migliori di quelli conseguiti dal M5S. Quindi, le preoccupazione dei vertici grillini pugliesi sulle candidature del maggioritario alle prossime politiche, in una possibile alleanza con il Pd, potrebbero essere alla base della riunione svoltasi ieri tra i consiglieri regionali di maggioranza del M5S (Marco Galante, Rosa Barone, Grazia Di Bari e Cristian Casili) con il neo-coordinatore regionale Leonardo Donno e il vicepresidente nazionale dei pentastellati, il sottosegretario Mario Turco, che – come è noto – nel 2018 è stato eletto in un collegio del tarantino ed è pugliese. Però, di dette probabili preoccupazioni nulla è trapelato finora dai vertici pugliesi dei grillini, che invece della riunione di ieri hanno solo fatto sapere che “tra i temi affrontati” vi è “anche la possibile richiesta di un incontro, già nelle prossime settimane, con il presidente Emiliano sulla verifica dei punti programmatici che hanno portato all’ingresso del gruppo regionale in maggioranza” e che tale “occasione, inoltre, servirà per affrontare questioni politiche importanti per la Puglia”. Però, di quali questioni si tratterebbe, nella nota del M5S non è stato neppure accennato. Invece, è stato fatto sapere che nella riunione “si è discusso anche della riorganizzazione territoriale” del M5S nella nostra regione e che questa “si completerà nei prossimi giorni con la nomina dei coordinatori provinciali e la nascita dei gruppi territoriali” e che a breve sarà anche organizzata un’assemblea regionale del Movimento, oltre ad incontri nelle varie province, “per individuare il nuovo corso guidato dal presidente Conte insieme ai sindaci, agli eletti a tutti i livelli, agli iscritti”. Insomma, i pentastellati pugliesi che nell’aula barese di via Gentile sostengono il governatore Emiliano finora sono stati praticamente silenti sulle diverse questioni di natura quantomeno etica e morale che ultimamente stanno interessando la Regione Puglia (vedi la gestione Lerario della Protezione civile, la gestione Arpal o Edisu), però subito dopo i recenti risultati negativi del loro partito alle amministrative è scattata una richiesta di verifica programmatica ad Emiliano. Sulla circostanza, infatti, molti ex elettori pugliesi dei “5 Stelle” sarebbero verosimilmente interessati a sapere cosa pensa la consigliera regionale del M5S rimasta all’opposizione, Antonella Laricchia, che finora è rimasta silente sia sui recenti risultati elettorali del Movimento che sul futuro dello stesso in Puglia, a seguito dell’entrata in maggiorana alla Regione dopo una campagna elettorale (quella del 2020) tutta condotta contro il governatore Emiliano ed il Pd.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 17 Giugno 2022