I pm alle istituzioni, una nuova sede per la giustizia o sarà la paralisi
I magistrati della Procura di Bari chiedono che “venga individuata, con la massima urgenza, una soluzione che permetta a questo ufficio di poter svolgere il proprio lavoro, al fine di assicurare il servizio Giustizia e il perseguimento dei reati del territorio”. E’ il contenuto di una nota redatta al termine di una assemblea dei pm convocata dal procuratore Giuseppe Volpe in via Nazariantz, immobile dichiarato inagibile per rischio crollo che tra nove giorni, salvo una proroga, dovra’ essere sgomberato. La nota e’ stata inviata al presidente della Repubblica, al Csm, al ministro della Giustizia, a Cassazione, Corte di Appello e Procura Generale di Bari, al Commissario Europeo per la Giustizia, al presidente della Regione Puglia e al sindaco di Bari. Il procuratore Volpe e i pm baresi parlano di “funzioni istituzionali proprie della Procura fortemente compromesse, se non addirittura paralizzate, con conseguenti riflessi in tema di tutela dei diritti e della sicurezza delle persone”. “L’ufficio – prosegue la nota – che ha competenza distrettuale e quindi si occupa anche della criminalita’ foggiana, vera e propria emergenza nazionale, non potra’ garantire indagine e processi in tale materia, oltre che in tutti gli altri settori nevralgici di intervento”. “Di tutto cio’ – rilevano i pm baresi – devono essere consapevoli le istituzioni”.
I magistrati baresi prendono “atto che nell’imminenza della scadenza del termine fissato per lo sgombero, non e’ stata data dagli organi competenti soluzione al problema della idonea collocazione dell’ufficio”. Dopo la dichiarazione di inagibilita’ di via Nazariantz, infatti, una ricerca di mercato avviata dal Ministero della Giustizia aveva individuato un immobile per ospitare tutti gli uffici penali, la cui aggiudicazione e’ stata revocata alcuni giorni fa. Personale e arredi della Procura sono, comunque, in corso di trasferimento in un altro piccolo immobile in via Brigata Regina, in cui sono disponibili 1.050 mq “a fronte degli spazi di via Nazariantz – dicono i pm – pari a circa 4.800 mq”. Troveranno, quindi, collocazione solo gli uffici centralizzati e pochi magistrati (circa un terzo del totale), “in tre o quattro unita’ in stanze di circa 20 mq, in violazione – si legge nella nota – sia delle norme sulla sicurezza e dignita’ del lavoro sia della riservatezza delle indagini”. Non sara’ possibile, tra le altre cose, ricevere avvocati ed effettuare interrogatori. Resterebbe fuori, inoltre, circa il 90% dei fascicoli relativi alle indagini in corso.
Pubblicato il 22 Agosto 2018