Cronaca

“I politici leggano con attenzione i dati della Banca d’Italia”

“I politici leggano con attenzione i dati della Banca d’Italia”: lo scandisce con chiarezza in questa intervista che ci ha concesso il dottor Sergio Fontana, Presidente regionale della Confindustria, commentando con maggior calma il report della Banca di Italia appena pubblicato sui primi nove mesi del 2022.

Presidente Fontana, sulla carta non possiamo lamentarci…

“Questo è vero, le imprese e il sistema Puglia nel periodo preso in esame hanno retto ed anzi vi è stato un progresso, penso per esempio alle cifre sulla occupazione molto buone”.

Il direttore Sergio Magarelli tuttavia ha dichiarato che spaventa l’incertezza alle viste…

“Concordo con lui pienamente. Intanto consiglio ai nostri politici, tutti, di esaminare con attenzione questi dati perchè vengono da una fonte seria e autorevole, vanno letti con estrema attenzione. In quanto all’ incertezza, è vero, la tocchiamo con mano e in economia non esiste nulla di maggiormente pericoloso dell’ incertezza associata alla paura”.

Da che dipende questa situazione?

“In parte dalla congiuntura internazionale, poi dal caro energetico, dall’ elevato costo delle materie prime e soprattutto dal costo del denaro e dall’ inflazione. Tutto questo fa calare gli investimenti bancari e non è un buon segno, anzi”.

Aumentano i depositi bancari…

“Questo non è un segnale positivo, anzi io lo leggo almeno in gran parte, in senso negativo. L’ imprenditore quando ha denaro in mano lo deve spendere, deve farlo girare in investimenti. Se al contrario mette al risparmio, ripone sul conto, significa che ha paura, che non si fida e che il momento non è dei migliori. Lo stesso valga per le famiglie. Questo fa parte, appunto, di quel clima di incertezza di cui parlavo prima che porta ad estrema prudenza e alla riduzione degli investimenti”.

Il problema riguarda anche le famiglie…

“Sicuramente, non è solo degli imprenditori. E’ evidente che una famiglia davanti ad una situazione del genere riduce i consumi e gira meno quantità di denaro liquido”.

Che cosa suggerisce?

“Intanto di accelerare sul PNRR, non possiamo sprecare una occasione enorme come questa ed io nutro qualche dubbio sui tempi. Poi urgono le riforme, quelle strutturali e non i bonus a pioggia che non servono a nulla, abbattimento della burocrazia perchè specie al sud domina la lentocrazia. Ovviamente fare le cose velocemente non significa chiudere un occhio su tanti aspetti, specie sulla legalità e sul rispetto rigoroso e leale delle norme. Aggiungo che occorre incoraggiare le zes che sono un istituto di enorme importanza e praticità”.

Costo del lavoro?

“E’ la riforma delle riforme. Bisogna mettere più soldi nelle tasche dei lavoratori in modo che possano spendere di più. Ecco perchè è urgente abbassare il cuneo fiscale sul lavoro, assieme ad una limatura in basso della tassazione. Poi un altro obiettivo che noi imprenditori reputiamo primario è la lotta all’ evasione fiscale. Chi lavora in nero, chi evade danneggia tutto il sistema e commette una vera e propria concorrenza sleale nei confronti degli imprenditori onesti”.

Preoccupato?

“Lo sono. I dati numerici in sé stessi sono sicuramente positivi, ma all’orizzonte non si vede nulla di buono e occorre fare presto, ma soprattutto bene e in fretta”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 17 Novembre 2022

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