I “Popolari” di Stea sono i nuovi “mastelliani” pugliesi
Il divorzio politico ormai conclamato tra l’assessore regionale al Personale, Gianni Stea, ed il direttore generale dell’Arpal Puglia, Massimo Cassano, ha sancito di fatto il dissolvimento della civica “Popolari per Emiliano” ed alla nascita in Puglia di due nuove formazioni centriste facenti capo rispettivamente a Stea da un lato, che, essendo il detentore del simbolo, in pratica ha conservato la sigla “Popolari”, ed all’ex senatore forzista barese Cassano che, a sua volta, ha fondato un’altra formazione centrista chiamata “Italia Popolare”, dotandosi quindi di un proprio logo e sigla politica. Formazioni, queste citate, che già dalle prossime competizioni amministrative pugliesi previste per il prossimo giugno sicuramente si contenderanno a livello locale il patrimonio elettorale conseguito alle regionali del 2020 dalla lista centrista dei “Popolari” messa in campo – come si ricorderà – da Cassano e Stea per sostenere la riconferma a governatore di Michele Emiliano. Un patrimonio di voti e, soprattutto, di clientele politiche che alle regionali del 2020 ha dimostrato di contare complessivamente, in tutte le sei circoscrizioni provinciali della Puglia, più di 100mila elettori, pari ad un peso di oltre il 6% dei consensi. Dato, questo, che risultò determinate alla coalizione di centrosinistra ad evitare – come si ricorderà – non solo un possibile testa a testa del candidato presidente del centrodestra, Raffaele Fitto, con il governatore uscente, Emiliano, ma soprattutto a far vincere quest’ultimo con uno scarto di circa otto punti di percentuale sul rivale di centrodestra. Ora, però, la formazione regionale dei “Popolari”, epurata della componente “cassaniana”, punta evidentemente ad allargare il proprio orizzonte politico dal livello strettamente locale a quello nazionale. Infatti, l’assessore Stea, insieme al gruppo dei “Popolari” della Regione Puglia, ritenendo di poter avere un ruolo anche per le elezioni del 2023, quando si andrà al voto per il rinnovo di Camera e Senato, ha sottoscritto un’intesa politica con il nuovo partito centrista fondato dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella, già presente in Campania con il nome di “Noi di Centro”, per dar vita ad un patto, nazionale e locale, sulla base di radici ed esperienze comuni tra moderati. E su questi presupposti, infatti, il partito centrista di Mastella in Puglia si è recentemente federato con il gruppo consigliare dei “Popolari” (Stellato, Pendinelli, Lanotte e Stea) che nell’esecutivo di Emiliano è rappresentato dall’assessore al Personale, Stea. E, stante a quanto reso noto, sarà proprio quest’ultimo a ricoprirà l’incarico di commissario regionale per la Puglia di “Noi di Centro”, oltre che di vicecoordinatore della formazione mastelliana nazionale. “L’obiettivo – ha spiegato nella nota lo stesso Stea – sarà quello di rafforzare sul territorio e a livello nazionale l’area centrista con un soggetto in grado di rappresentare le molteplici istanze che provengono dalla tradizione moderata e riformista”, perché “l’impegno è di recuperare partecipazione attiva, lotta e speranza”. Quindi, per l’assessore pugliese al Personale, “necessario è il dialogo con tutte le forze e i movimenti civici che riconoscendosi nella nostra stessa matrice culturale (ndr – cattolica e centrista), accettano il confronto sui temi più rilevanti per la società civile, a partire dalle questioni del lavoro, dello sviluppo economico, nel rispetto dell’ambiente, della salute, della sana giustizia, della formazione e della ricerca universitaria”. E Stea, nell’annuncio della presenza della sigla politica “Noi di Centro” anche in Puglia, “un appello particolare” lo ha rivolto “ai giovani a riscoprire la passione per la politica sana e con forti valori di riferimento”. Confermando, in fine, per tale sigla “una linea politica improntata alla massima lealtà con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano” e ribadendo di “esser pronto a scendere in campo con il governatore in caso di una sua ricandidatura alle regionali del 2025”. Ora, però, si tratterà di capire come si posizionerà in Puglia la formazione centrista recentemente federatasi con Mastella, sia a livello locale per le amministrative nei centri chiamati prossimamente al voto, sia il prossimo anno soprattutto per le politiche. Infatti, nella nota di annuncio a firma di Stea, forse, non a caso non vi è alcun cenno all’organicità di “Noi di Centro” alla coalizione di centrosinistra, ma solo un impegno a sostegno di Emiliano nel caso in cui dovesse essere ricandidato alla guida della Regione, per un eventuale terzo mandato. Ma già ora il sostegno organico ai candidati sindaci del centrosinistra di qualcuno degli esponenti dei “Popolari” non sarebbe affatto scontato nei centri pugliesi che andranno prossimamente al voto. Infatti, da non dimenticare che lo scorso novembre, al Comune di Taranto a far cadere anticipatamente l’amministrazione del sindaco di centrosinistra, Rinaldo Melucci, è stata proprio la componente centrista facente capo al consigliere regionale ionico dei “Popolari” che, nell’aula barese di via Gentile, fa parte a pieno titolo della coalizione di maggioranza che sostiene il governatore pugliese. Anche se la vera scommessa per i nuovi “mastelliani” pugliesi sarà quella in Terra di Bari, dove sarà sicuramente interessante la partita elettorale tra la sigla di “Italia Popolare” di Cassano e quella di “Noi di Centro” di Stea, per capire chi dei due è stato il “pilastro” centrista più di peso per la lista dei “Popolari” in provincia di Bari, alle regionali del 2020. E, quindi, per Emiliano.
Giuseppe Palella
Pubblicato il 17 Marzo 2022