Cronaca

I quattro giorni del presidente Pertini in Puglia nel marzo del 1980

Presentato martedì scorso a Bari il libro di Ottavio Cristofaro che racconta la visita del Capo dello Stato dell'epoca nella nostra regione

In occasione del 45° anniversario della visita di Stato in Puglia del memorabile e compianto presidente Sandro Pertini, avvenuta dal 1 al 4 Marzo del 1980, è stato presentato a Bari, nella sala della biblioteca della Regione Puglia, il volume titolato “Quattro giorni” del giornalista Ottavio Cristofaro, in cui si ricordano, con l’ausilio di foto e testimonianze, le tappe salienti dello storico viaggio del presidente Pertini nella nostra regione. Relatori di detta presentazione, oltre all’autore del libro, sono intervenuti l’ex presidente della “Fondazione Giuseppe Di Vagno”, Gianvito Mastroleo, all’epoca presidente della Provincia di Bari; lo storico e filosofo Antonio Scialpi, autore della prefazione al testo ed assessore alla Cultura del Comune di Martina Franca all’epoca della visita pugliese di Pertini in quella realtà del tarantino; il direttore del maggior quotidiano pugliese “La Gazzetta del Mezzogiorno”, Mimmo Mazza, e l’editore della pubblicazione, Lorenzo D’Addabbo. Le ragioni di questo libro sui 4 giorni di presenza in Puglia del presidente Pertini sono state elencate nella prefazione del prof. Scialpi che, oltre a descrivere i valori e le qualità umane e politiche di Pertini, considerato dagli storici – come è noto – per aver incarnato appieno “il socialismo dal volto umano”, ha sottolineato in particolare l’attenzione che Pertini riservò alla cosiddetta “Questione Meridionale”. Aspetto, questo, emerso chiaramente nel suo viaggio in Puglia del 1980. Infatti, ancora oggi, a quarant’anni di distanza dalla scadenza del settennato presidenziale di Pertini, il suo ricordo resta indelebile nella mente e nel cuore del Popolo italiano, oltre che negli annali di storia Patria della nostra Repubblica. Il libro di Cristofaro, attraverso la ricostruzione puntuale delle quattro giornate pugliesi del presidente Pertini, ha messo in evidenza quelle che erano le caratteristiche salienti di un uomo politico che nel secolo scorso, dopo aver attraversato le vicissitudini di due guerre mondiali e quelle di un ventennio di dittatura fascista, fu tra i costruttori della Repubblica e della democrazia in Italia. Infatti, come ricordato dall’attuale Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in occasione del trentesimo anniversario dalla scomparsa di Pertini, il “Presidente-partigiano” fu “esempio di dedizione alle istituzioni, generosità e coraggio, sin dalla sua militanza giovanile coerentemente antifascista”. Ma Pertini nel corso della sua vita ha soprattutto rappresentato, prima e dopo il fascismo, i valori di Giustizia e Libertà. La tappa delle quattro giornate pugliesi nel 1980 del presidente Pertini ebbe inizio a Foggia, proseguì nel barese, per poi estendersi nelle province ionica, messapica e salentina. Per poi concludersi a Maglie (Le), dove Pertini si recò per rendere omaggio alla memoria dello statista ucciso due anni prima dalle Brigate Rosse, l’on. Aldo Moro, deponendo corone di alloro sia sulla lapide apposta a suo ricordo sulla facciata del Palazzo comunale che su quella presente sulla casa natale dello statista democristiano. Invece, in forma strettamente riservata fu la visita di Pertini al carcere di Turi, dove era stato rinchiuso insieme ad Antonio Gramsci, fondatore del partito Comunista italiano, dal 28 dicembre del 1930 al 9 novembre del 1932. Le visite di Pertini all’Italsider di Taranto ed alla Montedison di Brindisi furono improntate all’incontro diretto del Presidente socialista con i lavoratori di due grandi realtà industriali della Puglia. Un libro, quello di Cristoforo, volto in definitiva a celebrare non solo la figura di un “grande” Presidente della Repubblica, quale fu per l’appunto Pertini, considerato ancora oggi tra i più amati dell’era repubblicana, oltre che il più votato dal Parlamento in seduta comune tra quelli finora eletti al Quirinale, ma anche ha far conoscere alle giovani generazioni le località culturali e produttive più rappresentative della nostra regione. A quelle giovani generazioni che il compianto Presidente socialista considerava come i naturali prosecutori da educare per continuare a coltivare valori di pace, giustizia, coesione sociale, democrazia e libertà. Quindi un libro, quello di Cristofaro, che racconta un “tratto” di storia del marzo di 45 anni fa in Puglia, ma da cui poter attingere anche gli esempi umani e valoriali di un glorioso Presidente che, con i suoi insegnamenti, è ormai patrimonio comune di un’itera nazione.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 6 Marzo 2025

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