“I record mi interessano poco, ho in testa la serie A e lotteremo sino alla fine”
SSC Bari, il capitano Valerio Di Cesare
Meno due giornate al termine ed il Bari vuole blindare il terzo posto prima di concentrarsi definitivamente sui playoff. prima ci sarà la Reggina di Pippo Inzaghi che verrà a giocarsi le residue speranze di playoff e poi l’ultima al “Marassi” con un Genoa già promosso ma che vuole chiudere al primo posto e festeggerà davanti ai propri tifosi la promozione conquistata la settimana scorsa. Un Bari però che deve pensare come ha sempre fatto nel corso del campionato al suo orticello e a continuare sulla via intrapresa dalla prima di campionato, con quella maggiore consapevolezza che ha acquisito strada facendo. Al netto di un cammino irto di ostacoli tra le mura casalinghe, in trasferta la truppa biancorossa ha centrato dieci vittorie uguagliando il record di Antonio conte ed ha laddove dovesse vincere nell’ultima gara, anche la chance di superarlo. Ma numeri a parte, il Bari ha da affrontare l’insidia Reggina sabato pomeriggio al San Nicola, alle ore 14.00. ieri in conferenza stampa ha parlato Valerio Di Cesare, alla sua settima stagione in biancorosso e quarta di fila da capitano. Che ha toccato tanti temi, tolto qualche sassolino e risposto con grande schiettezza e da leader del gruppo che incarna. Di Cesare prima sul tema, terzo posto da raggiungere ha detto: “Siamo pronti e daremo tutto oltre il 100% sino all’ultima battaglia. Siamo arrivati ad un passo dalla promozione diretta contro una corazzata come Genoa. Ora pensiamo a prenderci questo terzo posto e poi penseremo ai playoff che rappresentano un torneo a parte. Le duecento presenze? Questi record mi fanno piacere, ma per me la cosa più importante è quella roba lì che non voglio neanche dire. Ci penso ogni giorno quando mi sveglio, so che sarebbe la giusta chiusura di un cerchio. È normale che io la viva in modo diverso, ho un’altra età e so che gli altri avranno altre occasioni, per me è un altro discorso”. Sul fatto di terminare la carriera il capitano ha ribadito di avere la testa a questa stagione, concludendo campionato prima e poi i playoff: “Ad oggi non so quello che farò il prossimo anno. Sono talmente concentrato su quell’obiettivo che non ci sto pensando. E non so se è un bene o un male, se dovessi decidere di smettere mi arriverà una botta incredibile. Modena? Me lo sono rivisto parecchie volte, avrei dovuto chiuderla, invece, che colpire centralmente. Avremmo avuto un’altra occasione di giocarci la Serie A col Genoa”. Ma inutile piangersi “addosso” il Bari ha potenzialità e mezzi: “Vorrei vedere tutti uniti: è vero, abbiamo pareggiato con Cittadella e Modena ma abbiamo vinto a Pisa, a Cagliari, a Bolzano. Ci siamo giocati il campionato con il Genoa che l’anno scorso giocava con Milan e Inter, noi giocavamo contro Paganese e Vibonese con tutto il rispetto per loro. Le potenzialità di Bari? Non devo enunciarle io, ci sono poche piazze come questa in Italia. I tifosi devono restare tranquilli, io non so se ce la faremo o no ma anche se non dovessimo farcela c’è una proprietà che ha dimostrato quanto vale. Io ho solo una certezza: questo gruppo darà il 120% per il nostro sogno”. Un sogno condiviso e nessuno ha dubbi che sarà impiegata oltre ogni sforzo e questa squadra merita applausi, estesi anche al tecnico, direttore sportivo e società tutta. Sul suo legame forte con Bari e quella mentalità che il Bari si porta dietro dalla scorsa stagione: “A me piace dimostrare affetto e amore con i fatti. Ci ho sempre messo la faccia. Questa squadra è formata da tanti giocatori esperti, so che i playoff sono un campionato completamente diverso. Conteranno tanti aspetti: condizione fisica, mentale, fortuna. Abbiamo anche tanti ragazzi al primo campionato di B rispetto a chi invece l’ha vinto. Colgo l’occasione anche per fare i complimenti al Genoa, sono stato anche insultato dopo alcune affermazioni: vincere non è mai semplice”. Grande signorilità da parte di Valerio Di Cesare che si è complimentato con il Genoa Calcio. Alla domanda su quanto gli siano stati di aiuto per il suo percorso due capitani gloriosi quali Giovanni Loseto (avuto da collaboratore tecnico e che curava la fase difensiva, ndr) e Ciccio Brienza; “Giovanni Loseto lo ricordo con grande affetto al primo anno e mezzo che ero a Bari, teneva tantissimo a questi colori. Ciccio è un uomo straordinario, come ce ne sono pochi. Ci sentiamo spesso e questa amicizia andrà avanti anche con il tempo”. Con un altro suo amico che considera fraterno, quale Mirco Antenucci ha conseguito il percorso da diesse ed il numero sei biancorosso ha raccontato: “Con Antenucci abbiamo fatto qualcosa di unico: finita la partita con il Venezia, siamo andati in pullmino a Firenze arrivando alle sette di mattina e alle 8.30 abbiamo sostenuto l’esame. Lui per me è un fratello ed è stato speciale. So che il lavoro che mi sono scelto è uno dei più difficili, mi piace e lo sento mio. Poi vedremo se sarò in grado di farlo o no. Polito ispiratore? Caprile per me ha rappresentato un colpo incredibile, è un predestinato”. Sul cammino ai playoff e sulle avversarie, il capitano ha detto la sua: “Non facciamo calcoli, sabato dobbiamo giocare e vincere. Arrivare terzi ti permette di fare quattro pareggi ma parliamo di un campionato a parte. Negli ultimi dieci anni solo una volta la terza, lo Spezia, li ha vinti. Poi ci sono squadre come Cagliari e Parma che hanno tanti giocatori che hanno fatto la Serie A. Anche il Venezia, che per me è una delle squadre più forti di questo campionato, è molto competitivo”. Cagliari, Parma e Venezia, le più temibili senza togliere attenzioni dal Palermo che ha battuto il Bari nel ritorno o dal Sudtirol, attualmente quarto ed ancora in corsa per il terzo posto. La società gli ha offerto un rinnovo contrattuale di un altro anno, a tal proposito il difensore ha spiegato: “Non penso a smettere, sono talmente preso da questo obiettivo che voglio fortemente raggiungerlo. Poi a fine stagione ne parleremo con il direttore e ne parleremo in modo sereno”. Sulla Reggina che arriverà a Bari a giocarsi la qualificazione ai playoff: “Mi ha stupito in positivo nella prima parte, poteva giocarsela per la A, poi nella seconda ha fatto fatica. Dobbiamo restare concentrati, ma vogliamo la vittoria che vale il terzo posto. Poi è l’ultima partita in regular season e vogliamo salutare al meglio la gente con un giro di campo finale”. Il centrale difensivo ha risposto ad una domanda anche sull’infortunio che nello scorso campionato ne ha limitato il suo utilizzo e permesso di realizzare soltanto diciannove presenze: “Fa parte delle difficoltà che ti fanno crescere. Sicuramente è stato una botta incredibile ma non credo che sia legata al rendimento di quest’anno. Volevo dimostrare a me stesso di poter ancora giocare questo campionato: la testa nel calcio è tutto”. (Ph. SSC Bari).
M.I.
Pubblicato il 11 Maggio 2023