“I saldi estivi? Sono stati deludenti, ci aspettavamo di più, bisogna intervenire”
Benny Campobasso, Presidente regionale Confesercenti
“I saldi estivi? Sono stati deludenti, ci aspettavamo di più, bisogna intervenire”: lo dice in questa intervista al Quotidiano di Bari Benny Campobasso, Presidente regionale Confesercenti.
Presidente Campobasso, come sono andati i saldi estivi?
” A livello regionale diciamo pure in modo deludente, lo dicono i dati appena ricevuti. Non sono andati benissimo e un esercizio su due ci dichiara che si sono rivelati meno positivi rispetto allo scorso anno. Peccato”.
Da che dipende?
” A nostro avviso la ragione principale è che iniziano troppo presto, penso a quelli estivi ed invece bisognerebbe posticipare l’ avvio ad agosto come fine stagione. Lo stesso dicasi per quelli invernali. A questo aggiungiamo un periodo di difficoltà economica, con tante famiglie che non se la passano bene e il commercio on line che risulta negativo per quello reale”.
In che senso?
” Con l’ on line di fatto ci sono saldi che durano tutto l’ anno per i prezzi. Basta un click e la merce ti arriva a casa pagandola di meno. E la risposta che le istituzioni danno, sia italiane che internazionali risulta blanda, si parla di caporalato digitale, però questi non solo fanno affari, ma neanche pagano le tasse come dovrebbero. Un negoziante sborsa il 50 per cento in imposte, l’ e commerce sconta una ridicola web tax del 15 per cento. Non c’ è partita. Il commerciante di strada deve rispettare le regole, osservare le norme e tutto quello che gli è imposto. Non accade questo per il commercio on line che spesso elude platealmente il fisco. Eppure tutti invochiamo giustamente il rispetto delle regole, attenzione alla legalità . Siamo felici che si sia adottata una linea di attenzione sull’ abusivismo nei riguardi di alcuni affittacamere e b / b, ricordando che non tutti ovviamente sono scorretti”.
Qual è la situazione del commercio in Puglia?
” L’ abbigliamento certamente è il più colpito, da sempre. Sono circa 3.000 le attività commerciali che hanno chiuso, qualcuna si è riciclata, tuttavia la situazione non è florida”.
I settori che vanno meglio?
” Il food, tanti si sono buttati su quello e diciamo che mancano regole e buon senso. Vi sono aree cittadine, vale per Bari, ma anche per altre parti, diventate una mangiatoria a cielo aperto, penso all’ Umbertino o Bari Vecchia con danno per le altre attività commerciali, ma non si prende una soluzione che accontenti tutti”.
Il turismo?
” Nel complesso è andato bene, con meno italiani e molti più stranieri. Penso tuttavia, che vada rivista l’ offerta dei servizi. Indubbiamente la Puglia è un brand cercato da tutti ed è cresciuta, ma attenzione ai furbetti, a chi non solo non offre servizi e prestazioni di qualità e professionali, ma spara prezzi esagerati. Il turista non va visto come pollo da spennare, ma va coccolato perchè torni e parli bene di noi in Patria. Questo è il tempo dei social, non lo dimentichiamo e giocare a fare i furbi porta bene una sola volta e non favorisce alla lunga il sistema turistico pugliese”.
BV
Pubblicato il 5 Settembre 2024