Primo Piano

I segreti per diventare dirigente, tra concorsi, commissioni e ricorsi…

on s’è ancora mosso nulla di concreto, negli uffici regionali, nonostante la ennesima bocciatura del Tribunale Amministrativo sulle politiche del personale appartenente ai ruoli della Regione Puglia.Con ordinanza n. 347 del 13 giugno scorso, infatti, la Seconda Sezione del Tar Puglia ha sonoramente bocciato e sospeso gli avvisi pubblici per il reclutamento di un paio di dirigenti a tempo determinato, destinate all’Ufficio Controllo e Verifica Politiche Comunitarie e all’ancor piu’ delicato Servizio Finanze. Figure dirigenziali di cui c’eravamo ampiamente occupati su queste colonne, nei mesi passati, criticando le scelte operate da chi decide nelle stanze dell’assessorato alle Risorse Umane di via Celso Ulpiani. Cio’ che avevano fatto, ma con tanto di dettagliato ricorso presentato ai giudici amministrativi di piazza Massari, tre dirigenti idonei dopo il concorso celebrato in Regione sei anni fa, sicchè al Tar Puglia hanno ritenuto che i requisiti troppo specifici e specialistici richiesti in quel bando – che su questo giornale avevamo definito ‘ad hoc’ – non fossero in linea con le  caratteristiche più genericamente manageriali che si richiedono a un dirigente. Fuor di metafora, insomma, s’insinua il sospetto che, a parte i requisiti richiesti dal bando disegnati presumibilmente sui ‘curricula’ dei probabili vincitori ma, soprattutto,  i giudici del collegio hanno severamente bacchettato il Servizio Personale della Regione in quanto, in aperta violazione delle norme in vigore, non ci si era preoccupati di compiere preliminarmente una ricognizione tra i ricorrenti e idonei in graduatoria per il profilo professionale di dirigente.Ed è assai difficile poter asserire che gli idonei costretti a ricorrere ai giudici amministrativi non erano adatti ai compiti dirigenziali richiesti, visto che avevano superato una selezione faticosa composta da preselezioni, esami scritti e orali. Una selezione, bisogna ribadirlo, bandita dalla stessa Amministrazione Regionale che si era rivolta all’esterno, scegliendo arbitrariamente (come hanno ritenuto al Tar Puglia) all’esterno dirigenti-manager maggiormente graditi. Così facendo, bisogna dirlo, in violazione alla Costituzione Italiana, alla legge e al buon senso.Ma ci sono un altro paio di circostanze da non sottovalutare, a cominciare dal fatto che i vincitori del concorso bandito nel 2009 ha sfornato concorrenti non buoni a fare i dirigenti, mentre c’è chi fino a pochi mesi fa aveva un contratto a tempo determinato per dirigere l’Ufficio Verifica e Controllo delle Politiche Comunitarie e candidato anche nella procedura bocciata dal Tar, ha provato a superare lo stesso concorso per dirigenti alla Regione, ma con scarsissimo successo, non riuscendo a superare nemmeno le prove preselettive contenenti i test psico-attitudinali. Pero’ costui fu premiato ugualmente, visto che nello stesso 2009, pur non avendo passato i quiz, allo stesso fu in ogni caso attribuito l’incarico dirigenziale. Come a dire, ciò che esce dalla porta rientra, e alla grande,  dalla finestra, mentre gli idonei, che quel concorso l’hanno superato, ma sono, come nel romanzo di Kundera, figli di un Dio minore, possono restare disoccupati.E non basta. Per i due avvisi erano state nominate due diverse commissioni valutatrici, circostanza anomala visto che nessuno dei due avvisi aveva previsto la nomina di una commissione ad hoc. Infatti nemmeno erano specificati i criteri che avrebbero dovuto guidare la scelta dei candidati. Non era nemmeno specificato quale organo avrebbe fatto la scelta. Segno di un timore della stessa dirigente di cui sopra di definire nomine in contrasto con i principi più elementari di trasparenza, buon andamento e imparzialità dell’operato della pubblica amministrazione? Per finire, l’udienza di merito è stata fissata davanti al TAR tra non molto e precisamente al 1° aprile: fino ad allora il dirigente pugliese del personale non potrà firmare alcun contratto di nomina di dirigenti esterni altrimenti, come la legge impone, si profilerebbero presunte ipotesi di responsabilità erariale per i danni arrecati.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 7 Marzo 2015

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio