I segreti vaticani entrando nei sottoscala della Santa Sede
“Pecunia, la Via Crucis di Papa Francesco”, è il titolo dello spettacolo- monologo che il noto giornalista Mediaset conduttore di Quarto Grado, Gianluigi Nuzzi porta domani in scena a Bari al teatro Palazzo ( ore 21,00). Il Quotidiano ha intervistato Gianluigi Nuzzi.
Nuzzi, in che cosa consiste lo spettacolo?
“E’ un racconto o meglio un arrangiamento teatrale, che ho realizzato fondendo brani e parti di tre miei libri precedenti sul Vaticano: Sua Santità, Vaticano spa e Via Crucis. In poche parole cerco di occuparmi per quello che posso, dei segreti vaticani entrando nei sottoscala della Santa Sede”.
Qualcuno la definisce anticlericale…
“Mi pare un errore colossale. Io non sono affatto anticlericale e ho un figlio che va ad una scuola cattolica. Semmai, io faccio il giornalista con uno spirito libero e indipendente. Cerco le notizie, le verifico e pubblico senza guardare a chi giova o a chi non giova. Non devo danneggiare nessuno, ma neppure difendere a priori. Fa parte, appunto, del ruolo del cronista con le mani libere”.
Esistono davvero dei segreti in Vaticano?
“Ci sono sicuramente delle ampie zone di ombra tutte da chiarire e decifrare. Penso al caso di Emanuela Orlandi e alla morte repentina di Giovanni Poalo I. Il ruolo del cronista di inchiesta è appunto quello di provare a dipanare fondatamente i misteri, trovando notizie e fonti”.
E le accuse di scandalismo?
“Non mi colpiscono e le restituisco al mittente. Svolgere il ruolo del giornalista con passione, professionalità ed indipendenza non è scandalismo. Io parto da fatti e documenti, non da chiacchiere di bar, non seguo il “si dice” o pettegolezzi e allora non so quale sia lo scandalismo”.
Lei ha da poco pubblicato per Chiarelettere un volume intitolato Peccato originale. Nel tomo tratta di argomenti scottanti e spinosi come la morte di Giovanni Paolo I, il caso Orlandi e situazioni di pedofilia nel Vaticano. Da che cosa è nato Peccato originale?
“E’ un’inchiesta che si muove su tre temi: soldi, sangue e sesso. Tre categorie che io ritengo tutte presenti nella storia vaticana degli ultimi tempi”.
Perchè secondo lei Papa Francesco è bloccato?
“Sono del parere che l’azione riformatrice annunziata dal Pontefice sia di fatto molto paralizzata o bloccata, irretita da una ragnatela che la ostacola. La domanda è: questo Papa le tanto sbandierate ed annunciate riforme le fa o no? A oggi dico di no, mi pare proprio di no. Troppe resistenze. Come dicevo, esiste una rete soffocante tutta da decifrare. Paolo VI ha avuto seri problemi, Giovanni Paolo I è morto misteriosamente dopo 33 giorni, Giovanni Paolo II ha lasciato a Monsignor Marcinkus un potere enorme senza vere spiegazioni, Ratzinger ha lasciato per motivi tutti da capire”.
Giovanni Paolo I fu ucciso?
“Io parlo di omicidio morale, ucciso e stroncato da situazioni e circostanze insostenibili”.
Bruno Volpe
Pubblicato il 24 Novembre 2017