Cronaca

“I talebani odiano le donne”

“I talebani odiano le donne”: lo dice in questa intervista che ha rilasciato al Quotidiano, a margine di un riuscito e importante evento di Fidapa, la Principessa Soraya Malek di Afghanistan, nipote del re di Afghanistan. La principessa è in prima linea nella difesa dei diritti delle donne.

Principessa: partiamo dalla recente vittoria militare dei talebani che di fatto, senza sparare un colpo, si sono impossessati del potere. Come è stato possibile tutto questo?

“L’ esercito afghano non ha opposto resistenza in quanto non percepiva lo stipendio da mesi. Bisogna aggiungere che in questi ultimi anni i paesi della Nato hanno creato per giovani afghani borse di studio nelle accademie di molti stati. Ad esempio l’Italia a Modena”.

Lei da sempre è in prima linea nella difesa dei diritti delle donne. Quale è la situazione in Afghanistan?

“I talebani odiano le donne. Tuttavia la situazione non era rosea neanche prima. Il tasso di alfabetizzazione delle donne sopra i 15 anni è del 17 per cento, le bimbe iscritte alla primaria sono il 45 per cento e solo l’ 1 per cento va avanti negli studi. L’ 87 per cento delle ragazze afghane ha subito violenze fisiche, sessuali o psicologiche I talebani quando sono saliti al potere hanno fatto dichiarazioni aperturiste, che io ritengo non vere”

Perchè l’Afghanistan non ha pace da anni ed è tormentato?

“Per la sua posizione geografica che collega Asia Centrale ed India, terra di passaggio estremamente importante nel territorio asiatico. Vedremo che cosa accadrà. Per ora i talebani sono vittoriosi, ma tra di loro sono profondamente divisi”

E’ un paese in emergenza economica, terra di grande povertà…

“Ecco, il problema si chiama emergenza economica, vi è grande miseria. Una via di uscita, forse la più urgente, è lo sblocco dei fondi che le nazioni occidentali hanno operato. La ricostruzione dell’Afganistan è un dovere morale da parte dell’Occidente”.

Situazione delle donne, è un problema afghano o del mondo islamico in genere?

“Prettamente Afghano e di letture integraliste dell’islam. In altre parti musulmane ci sono donne con posti di responsabilità”.

Se dovesse fare un appello?

“Salvare la vita a tutte le donne che in tanti anni si sono attivate per avere voce e svolgere nella società un ruolo che gli spetta. Oggi penso che la cosa peggiore che possa capitare ad una donna è nascere in Afghanistan dove la situazione di donne e bambini è tragica. A questo si aggiunga la carestia. Credo che l’occupazione talebana continuerà a lungo. Ma non dobbiamo tralasciare i 20 anni di occupazione afghana. L’ 80 per cento dei soldi spesi sono rientrati nelle tasche degli occidentali, la restante parte ai mercanti della guerra, le briciole agli afghani”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 3 Maggio 2022

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