Cronaca

I tifosi: “Vogliamo l’azionariato popolare”. Decaro: “Ripartiamo da trasparenza e responsabilità”

Sono saliti sulle care, vecchie gradinate dello Stadio ‘Della Vittoria’, i veri tifosi del Bari Calcio dopo la sua scomparsa dalla mappa calcistica professionista, decretata dal presidente Mino Giancaspro. Con loro, camicia bianca e parole di fuoco come se fosse il primo tifoso della squadra biancorossa, Antonio Decaro. Puntuale alle cinque e mezzo, tra cori e bandiere, il sindaco ha spiegato le ragioni della crisi, ha spiegato che ora bisogna fare sul serio per riportare la squadra almeno in Serie C, mandano lontano ogni imprenditore a Bari solo per fare affari, col calcio. ‘Lo sputtaneremo’, ha urlato Tonino in mezzo ai seguaci biancorossi, spiegando anche come gli pesa quella responsabilità enorme. <<La Bari non è solo una squadra di calcio. È un elemento di coesione della nostra comunità, è un’importante leva economica, è un’occasione straordinaria di svago per decine di migliaia di baresi, sparsi in tutto il mondo. È insomma un patrimonio inestimabile>>, ha ripetuto il primo cittadino mentre tantissimi tifosi ha spiegato che loro vorrebbero entrare in società, magari con quell’azionariato popolare che a Barcellona pare abbia funzionato abbastanza bene <<Ho il dovere di prendermi questa grande responsabilità e lo farò con tutto il mio impegno, garantendo fin d’ora che il futuro della squadra sarà costruito su tre pilastri fondamentali: la trasparenza, l’affidabilità e il rispetto per la storia ultracentenaria dei nostri colori>. Ma Decaro non vuole fare tutto da solo e per questo, ha deciso di incontrare tutti i tifosi biancorossi, semplici appassionati e gruppi organizzati, per ascoltare le loro voci.Il primo cittadino nell’intervento introduttivo ha puntualizzato i tre pilastri del futuro calcistico “trasparenza, responsabilita’ e rispetto” e ha indicato il modello Parma per la risalita. Decaro ha spiegato che, nella fase di assegnazione del titolo sportivo della nuova societa’ che potrebbe ricominciare dalla serie D (o in alternativa dalla Lega Pro), non vuole “scegliere da solo”. Poi ha messo in guardia eventuali imprenditori in cerca di pubblicita’ senza voler investire: “Non si utilizza la squadra per farsi conoscere. Io e i baresi non ci facciamo prendere in giro”. Sulle opzioni per la prossima societa’ Decaro ha aggiunto che se non si concretizzera’ l’interesse di un gruppo solido, “ci faremo aiutare da un gruppo di imprenditori locali che devono il proprio successo anche alla citta’”. “Raccolgo – ha sintetizzato Decaro – le vostre proposte: un pezzo di azionariato popolare, abbonamenti pluriennali, nella nuova societa’ nessuno spazio per vecchi componenti dei precedenti cda”. Nell’incontro ci sono stati tanti interventi di tifosi e cori contro il presidente della mancata iscrizione Cosmo Giancaspro. Un supporter ha ottenuto un lungo applauso quando ha ricordato le parole di un presidente del Bari molto amato, il professor Angelo De Palo, che in punto di morte dedico’ un pensiero al Galletto: “Mi raccomando alla Bari”.Di strada da percorrere ce n’è ancora tanta per rilanciare il Bari nel calcio che conta, questo è certo…. (fdm)

 


Pubblicato il 21 Luglio 2018

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