Iadaresta o Demiro Pozzebon… con l’incognita Gela
Il bello del calcio, non è la vittoria in se, ma quando trionfa il valore e l’essenza dello sport, i valori, l’amicizia tra tifoserie, le belle storie di miracoli sportivi come quello della Palmese, la remuntadadel Bari anni fa, anche se non raggiunsero la promozione, la favola di Kean e Zaniolo giovanissimi e già con la Nazionale maggiore, L’assessore allo sport di Bari, Pietro Petruzzelli parlava di “sensibilizzazione allo sport ed educazione civica” per i cittadini a margine di una manifestazione sportiva qualche settimana fa; ed è così che dovrebbe essere la tendenza, invece la parte marcia del calcio non si ferma, essendoci continui insulti ed offese a terzi, aggressioni agli arbitri a livello giovanile, coadiuvati dalle intemperanze dei genitori prima ancora di quelle degli ultras in generale, e perché non deve mancare proprio nulla, il comportamento inappropriato dei dirigenti oltre a quei presidenti che fanno fallire le società sportive. Tornando ai casi che ci riguardano maggiormente da vicino, proprio domenica il Gela, prossimo avversario del Bari, rischia seriamente di non venire al San Nicola, consegnando in tal caso ai pugliesi la vittoria a tavolino. Ci auguriamo da addetti ai lavori e non solo che la partita si possa disputare, ma al momento la società siciliana sta facendo riunioni su riunioni per prendere una decisione. Sabato hanno patito la sconfitta più umiliante della loro storia per 6 a 1 a contro la Cittanovese, ed oltre alla tifoseria che ha chiesto ai giocatori di togliersi le maglie indossate, c’è stato un dissidio tra il diesse ed un dirigente, tutto sotto gli occhi delle telecamere. Insomma una situazione pensatissima, che insieme alla questione campo sportivo in casa “Lo Presti” sempre inagibile, la dirigenza del Gela sta valutando l’ipotesi di ritirare la squadra, nonostante ricoprano in classifica una posizione di tutto rispetto. Nonostante questa situazione, il Bari di Giovanni Cornacchini reduce dal pareggio a reti bianche contro la Palmese, deve leccarsi le ferite perché domenica ha perso due giocatori non di poco conto, ovvero il terzino di spinta Giacomo Quagliata ed il bomber Simone Simeri, espulso quest’ultimo per aver insultato l’arbitro. Un0ingenuità che l’attaccante che meriterebbe di giocare titolare, avrebbe potuto risparmiare, ma la rabbia agonistica forse dovuta anche al rigore sbagliato nella precedente partita, l’hanno fatto cadere nella trappola, ma per fortuna la difesa biancorossa capitanata da Valerio Di Cesare ha retto l’urto ed ha sfiorato il gol annullato legittimamente dal direttore di gara. In attacco sarà sicuramente ballottaggio tra Demiro Pozzebon quasi sempre scelto e preferito da Giovanni Cornacchini e Pasquale Iadaresta che in casa ha dimostrato un certo feeling col gol, e forse proprio per questo potrebbe essere giunta l’ora del suo lancio dal primo minuto, capitato soltanto in un’altra occasione ma in trasferta. Il tecnico sicuramente meglio di tutti vede i suoi ragazzi sul campo, ma è pur vero che in questo momento forse il piede caldo di Iadaresta, i tanti gol che ha sempre segnato il centravanti potrebbe essere un’arma in più contro la difesa del Gela, a patto sempre che la squadra siciliana prende parte alla trasferta. A centrocampo i tre Hamlili, Brienza e Bolzoni, vanno verso la riconferma, insieme a Bianchi che non ha brillato potrebbe essere data una chance a Nicola Turi al posto di Giacomo Quagliata squalificato.
Marco Iusco
Pubblicato il 27 Marzo 2019