Cronaca

Ieri un altro rogo verso Mungivacca. “Basta, ora intervenga la magistratura”

Non è stato per fortuna come il rogo di Mortara in Lombardia, che sta facendo parlare da te giorni giornali e tv perfino di rischio-diossina, ma nel pomeriggio di ieri nella zona adiacente all’ipermercato “Ikea” – verso Bari-Mungivacca – s’e’ sviluppato un ennesimo incendio con fumo alto, denso e nero. Prontamente segnalato al comandante della Polizia Locale Nicola Marzulli, l’intervento immediato dei vigili del fuoco ha evitato più serie e peggiori conseguenze. Ma in ogni caso anche a Bari ieri la paura dei residenti, com’è facile immaginare, è stata tanta, soprattutto per le conseguenze ‘invisibili’ che hanno per la salute eventi come i roghi di materiali nocivi. Come è noto un gruppo di cittadini di Japigia, riunitosi in comitato, ha già presentato ai Carabinieri di Bari una circostanziata denuncia in seguito agli odori sgradevoli di bruciato notturni che, da circa due anni, nell’area di Japigia rappresentano un evento oramai ben noto, per chi ci abita. E non è estranea, ovviamente, anche la presenza di fumi e roghi. Matteo Magnisi, già consigliere comunale, fa un po’ il punto della situazione: <<Chi abita a Japigia ed è particolarmente esposto a questi fenomeni, un piccolo esercito di una cinquantina di cittadini, ha opportunamente indicato all’ Agenzia Regionale che tutela la salute (Arpa-Puglia) tramite l’assessorato all’Ambiente del Comune di Bari, da mesi e mesi gli eventi odorigeni affinchè si arrivi a determinare cause e autori di tali eventi pericolosi alla salute pubblica. Rispetto all’ultimo evento di oggi (ieri, NdR) delle 15.30, verificatosi in prossimità dell’Ikea, si ritiene necessario l’intervento urgente della Procura della Repubblica di Bari, al corrente del fenomeno, affinché proceda almeno ad analizzare i resti dei roghi, subito dopo gli incendi, magari a partire da quello odierno, onde accertare i materiali bruciati e i pericoli per la salute>> . Matteo Magnisi parla a nome –come detto – di altri residenti del Comitato Cittadini di Japigia, anche perché lui sa bene che le sostanze più pericolose per l’apparato respiratorio, in caso di roghi di rifiuti e materiali inerti, sono i fumi di zolfo che aumentano i livelli di infiammazione a livello bronchiale e possono causare attacchi asmatici gravi, e gli ossidi di azoto, in grado di penetrare a fondo nel tessuto polmonare causando danni irreversibili. E allora bisogna fare attenzione e perseguire eventuali autori di roghi dolosi, in quanto esistono sostanze che poi, una volta entrate nell’apparato respiratorio, possono raggiungere il sangue aumentando l’infiammazione di tutto il nostro organismo e indurre, nei soggetti a rischio, malattie cardiovascolari acute come ictus e infarto. Chiaro: bisogna stare attenti a non creare inutili allarmismi, in quanto la pericolosità di quelle sostanze è sostanzialmente correlata alla dose con cui si viene a contatto e con il tempo di esposizione. Che ieri – per fortuna – è stato minimo, ma che merita attenzione da parte delle istituzioni preposte allo scopo di non lasciare mano libera a chi appicca i roghi a Bari. Vizio abbastanza diffuso proprio verso le periferie di Japigia e Carbonara…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 8 Settembre 2017

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