Quartieri romani invasi dai rifiuti ingombranti, frigoriferi in particolare, tanto da far gridare al “complotto”, nei confronti della sua Giunta, la stessa sindaca grillina Virginia Raggi. La Prima Cittadina dell’Urbe, a seguito di queste sue dichiarazioni, alquanto estemporanee, ha attirato su di sè l’ironia degli internauti e dello stesso PD, nemico politico giurato dei pentastellati. Ma se Roma piange in fatto di rifiuti abbandonati per strada, Bari certamente non ride. Cosa dovrebbe dire, ad esempio, il meraviglioso ( definizione ovviamente renziana) Sindaco Antonio Decaro, alle prese quasi quotidianamente con masserizie abbandonate nei quartieri cittadini? Anche lui, come si ricorderà, diversi mesi fa trovò in alcune zone di Bari frigoriferi abbandonati. Ma, essendo il Primo Cittadino barese animato pure da sana ironia (forse, leggendo i nostri articoli, gliela abbiamo trasmessa), lamentava il fatto che negli elettrodomestici abbandonati per strada non ci fosse neppure una birra ghiacciata. Ma il barese “inadempiente” non si limita solo ad abbandonare i frigoriferi: per strada, purtroppo, si abbandona di tutto, dalle varie masserizie ai divani, dai televisori fuori uso a qualche wc, magari anche di marca. Le istantanee pubblicate sia dal nostro giornale e dagli altri organi di informazione locale testimoniano una situazione di degrado e di inciviltà assoluta. Con chi dovrebbe prendersela allora il povero Ingegnere? Con i suoi avversari politici che, per fortuna, a Bari non esistono? O indirizzare i suoi strali nei confronti dell’Amiu, la cui efficienza, come più volte ribadito, lascia alquanto a desiderare? Una proposta: il capoluogo pugliese e l’Urbe potrebbero gemellarsi per contrastare quest’andazzo? Sarebbe bello che Decaro, Sindaco di Bari, essendo lui del PD, con un gesto di distensione invitasse la sua deliziosa collega a prendere visione dello stato dell’invasione di rifiuti ingombranti che angustia la città. Come il giovane Ingegnere avrà notato, almeno in quest’occasione lo abbiamo difeso.
Piero Ferrarese
Pubblicato il 27 Ottobre 2016
